PAGANI – “Sarà sufficientemente sereno il collegio giudicante per proclamare la verità ? “. Sembra essere questa la domanda che da qualche giorno circola in vari ambienti, tra quelli bene informati, della Pagani che conta, e non solo. Sinceramente non so rispondere anche se in tanti mi hanno sollecitato a farlo. Il processo “Linea d’ombra”, incardinato da un assurdo teorema accusatorio sul cosiddetto “Sistema Pagani” con a capo l’ex sindaco Alberico Gambino, si sta avviando lentamente ed anche mestamente verso la sua conclusione. L’ultimo colpo di scena in ordine di tempo (si fa per dire !!) è stato rappresentato dal fatto che il pm Vincenzo Montemurro nel corso dell’ultima udienza, dopo aver ascoltato in aula lo spezzone a stralcio della telefonata orrenda in cui Panico si vantava di poter ottenere presto la testa di Gambino (ed anche altro, per la verità !!), ha chiesto di risentire in aula Amerigo Panico, Alfredo Damiano, Salvatore Bottone e Emiddio Peluso (l’avvocato di Panico). E per fare cosa ? La stessa domanda se la sarà posta il collegio giudicante che, stranamente, si è riservato di decidere su un argomento obiettivamente non facile. Difatti appare quanto mai fuori da ogni logica la richiesta del pm Montemurro di risentire personaggi così importanti che facevano e fanno parte del suo pacchetto accusatorio. La richiesta del PM potrebbe però essere vista, in verità, come un ulteriore elemento di corretta dialettica processuale che a Montemurro non è mai mancata. Non voglio arrivare a pensare che questo passaggio possa essere la dimostrazione che probabilmente in sede di “indagini preliminari” la pubblica accusa non abbia provveduto a centellinare metro dopo metro l’ascolto delle bobine delle registrazioni, sarebbe una cosa veramente molto grave in considerazione del fatto che diverse persone sono da un anno e mezzo in stato di detenzione per colpa proprio delle dichiarazioni rese dal principale accusatore Amerigo Panico che prima sparlava con gli inquirenti e poi in segreto si vantava telefonicamente delle sue imprese accusatorie. A meno di non pensare, in alternativa, che quelle registrazioni sono il frutto di ricerche accurate da parte dei collegi difensivi che le hanno scovate nelle parti manipolate, ma non è così. La realtà è che quelle registrazioni ascoltate in aula non sono altro che il materiale che la Procura ha avuto a sua disposizione nel corso di tutto il periodo delle indagini preliminari ed anche dopo. Quindi delle due l’una; o non le ha ascoltate come doveva, o non ha dato alle stesse la giusta valutazione. Mi voglio augurare che sia questa seconda ipotesi quella giusta, ipotesi da collegare evidentemente alla testimonianza della ex segretaria generale Ivana Perongini che ha riaperto ampi margini di rivalutazione non solo per il collegio giudicante ma anche per la pubblica accusa. E da qui la richiesta di risentire in aula i precitati personaggi al fine di dare all’intera dialettica processuale la sua giusta e naturale collocazione visto che, fino a questo momento, il dibattimento ha si registrato qualche tensione ma nessuna asprezza o scorrettezza sia dall’una che dall’altra parte. E allora se la Procura pensa di poter rivisitare il suo stesso operato perchè il Tribunale, presieduto da Anna Allegro, prende tempo e rinvia la sua decisione sulla riammissione dei testi dell’accusa che potrebbe portare fatalmente ad un allungamento delle fasi dibattimentali con sicuro vantaggio per gli imputati? Perché, parliamoci con chiarezza, qui si continua a navigare a vista e su due binari completamente diversi; da una parte in tanti ritengono gli imputati assolutamente innocenti per una serie interminabile di argomentazioni, alcune delle quali giustissime, altre solo frutto di una difesa ad oltranza e basta; dall’altra parte c’è un collegio giudicante che, dopo aver dato l’impressione di una certa apertura verso le teorie complottistiche degli imputati con la collocazione degli stessi agli arresti domiciliari, si è praticamente impantanato su quella decisione, un po’ per timore della Cassazione ed un po’, forse, per cercare di difendere l’indifendibile (secondo alcuni !!) posizione in cui si è venuta a trovare la pubblica accusa dopo la ripresa autunnale del processo. Un bel rompicapo, non c’è che dire. Ma la giustizia non può vivere sui rompicapi soprattutto quando si è in presenza di un processo basato su molti indizi e pochissime prove conclamate. Fatto sta, però, che gli imputati sono ancora dentro e più passa il tempo più diventa difficile sradicarli dalla loro posizione. Ma il collegio giudicante è sereno? Per capirlo dovremo attendere le sue decisioni per poterle esaminare attentamente e valutarle nella loro portata.
direttore: Aldo Bianchini
Caro direttore, io penso che il dott. Montemurro se vuole avere qualche speranza di riprendere questo processo per le orecchie dovrebbe far venire a testimoniare padre Pio, perché solo il nostro grande Santo può far diventare credibile il sig. Panico e far risparmiare nel momento della sentenza una bruttissima figura al dott. Montemurro e tutta la Procura.
Egregio Dott. Bianchini, ALGIDA TORTORA e lettori, rimanendo ancora senza parole, in riferimento a tutto ciò che sta accadendo mi permetto di copiare il commento dell asignora ALGIDA e di ripubblicarlo. Colpito dalla precisione e dalla sintesi dei fatti, mi associo a tutto ciò.
LA RINGRAZIO
Egregio Dott. Bianchini,signor Pozzuoli, etc. etc.
ed ora come la mettiamo ?
Proviamo a riepilogare i fatti accaduti in tribunale.
1) Il Capitano Rossi smentisce tutto quello che aveva dichiarato all’ACCUSA precedentemente.
2) Anaclerico senior e jiunior parlano apertamente di vessazioni e minacce durante gli interrogatori in caserma
3) D’Amato Vincenzo (secondo l’accusa il grande candidato sponsorizzato dalla camorera) dimostra in aula, conti alla mano che nel BRONX (luogo dove secondo i pentiti vi era stato un plebiscito a favore) ha preso sette voti (su oltre 600 potenziali)ed indica anche i nomi dei sette votanti.
4) due dei cinque pentiti in altro processo – contro delinquenti locali dichiarati – vengono ritenuti dal TRibunale non attendibili.
5) la Scoppetta sbugiarda la Ferraioli sul “mancato pagamento del canone di locazione da parte dei Petrosino…”.
6) la Perongini afferma che il SERRITIELLO (grande avvocato del Comune) voleva contrattualizare ex novo la casa dei Petrosino (cioè voleva favorirli) e Lei lo ha impedito.
7) il TOSCANO (teste dell’accusa) afferma che “il contratto di locazione per la casa dei Petrosino era vecchjio di oltre trenta anni e quindi aveva verificato la titolarità degli stessi a stare in quella casa…
8) Il Paolillo (ex assessore al Commercio) ed il Fezza (ASCOM) affermano che ” i commercianti di Pagani chiedevano la cessazione della città turistica …..
9) La Perongini afferma “di aver ricevuto a casa sua, dopo gli arresti, la visita del grande Capitan Uncino che la invitava (minacciava!!!!) a collaborare
10) Il perito del Tribunale afferma che “le registrazioni da cui hanno preso il via le indagini SONO STATE MANIPOLATE GRAVEMENTE…..
11) 37 intercettazioni telefoniche , che il PM ed il GIP avevano ritenute ininfluenti e non connesse, ascoltate in aula dimostrano chiaramente ed inequivocabilmente non solo la loro connessione ma addirittura “la gravità del comportamento del NOVELLO TANO GRASSO e del suo avvocato- consigliori ………e dei complici occulti..ma mica tanto.”.
12) Il Giorgio ( sì, quello delle caccavelle…) non solo sapeva ma aveva libero accesso alle stanze di capitan UNCINO e di SANDOKAN…….. qualcuno dice accompagnato dall’On.le BARBATO…. sì quello del lavoro nero per la sua portaborse e quello delle frodi assicurative a Nola……insieme alla moglie
13) il Petrelli afferma che ” Gambino era disgustato dopo l’incontro con il PANICO SENIOR per il parcheggio e che voleva denunciarlo……”
14) il Falcone (che è stato costretto a subire 18 giorni di carcere a FUORNI per poi vedersi archiviata la sua posizione)…..dichiara che il PANICO, in quella famosa riunione alla Fondazione, piangeva quasi non per avere il parcheggio e basta ma per riacquistarlo ad un prezzo inferiore a quello determinato per legge….. sì per LEGGE….. perchè il parcheggio non era più dei PANICO ma del Comune ed i PANICO sapevano che senza di esso MAI e POI MAI avrebbero potuto ampliare il CENTRO COMMERCIALE PEGASO come ora hanno fatto anche con abusi EVIDENTISSIMI….ma chi lo verifica oggi…..i tecnici del comune? E PER FARE CHE COSA? PER VEDERSI INCRIMINATI PER subornazione…….?
mI FERMO QUA……
Dopo questi fatti, accaduti in tribunale, cosa rimane all’accusa?
1) La denuncia e la testimonianza di una famiglia bancarottiera, fraudolenta da sempre, che si è arricchita sulle spalle della povera gente e dei lavoratori….. con inganni, imbrogli, etc. etc
2) la testimonianza di un povero sciagurato e cattivo che ha dovuto chiudere il centro scommesse a Nocera Inferiore per frode e che ora ha chiuso anche quello di Pagani, perchè essendo controllato non riesce più a frodare ed allora non vale la pena….non si guadagna….. e allora meglio le caccavelle e i viaggi da corriere……tanto il sangue è quello ed anche il DNA
3) la testimonianza di un povero IGNAVO che ancorchè avvocato del Comune si è sempre contraddistinto per ” i suoi affarucci e per i suoi LECCA LECCA degli amministratori…… pur di mantenere ruolo, potere e lauti compensi economici…… La Perongini gli chiese la restituzione di 135.000,00 incassati in quattro anni extra emolumenti … sì 135.000,00 incassati per compensi quale difensore del Comune nei giudizi……Storico e noto a tutti è il suo pellegrinaggio a SALERNO da Gambino – insieme all’ingegnere del Comune – per riottenere il posto di responsabile dell’avvocatura comunale….che gli era stato revocato…
4) la testimonianza di una DONNa che gratificata dal Bottone “vuole a tutti i costi mantenere il posto lautamente retribuito…. e che dimora, avendola acquistata, nella casa vendutagli dall’altro testimone dell’accusa il pregiudicato BELFIORE (acqua passata ma sempre condannato….)…. sì una grande villa del valore di oltre 700.00,00 prezzo di mercato …..
E POI BASTA……
Ah dimenticavo…… un’altra prova dell’accusa è la relazione della Commissione di ACCESSO, di quella Commissione che ha utilizzato come consulente il grande Ingegnere ROMANO (del Genio Civile di Salerno) che ora svolge la funzione di COORDINATORE SOVRADIMENSIONATO all’Ufficio Tecnico del cOmune di Pagani per come nominato dalla Triade Commissariale…… a tremila euro al mese …per due giorni (forse…) a settimana…
Detto questo io penso che l’ACCUSA dovrebbe chiedere scusa agli imputati incensurati che ancora subiscono la moprtificazione, la vergogna, il dolore, ed i costi di una detenzione ingiusta ed infame…..
Sono anche sicura,però, che non solo non lo farà ma che chiederà il massimo del massimo perchè ormai il problema è grosso e la figuraccia sarebbe clamorosa…..
Fin qua tutto normale e prevedibile…… ma cosa farà il collegio giudicante è un mistero che presto sarà svelato……..
Certo è però, che se veramente la giustizia, anche quella del PM,esistesse davvero allora dovrebbe almeno, e da subito, perseguire i PANICO (per le menzogne, per le false testimonianze, per le manipolazioni, etc. etc.) ed i suoi amici (a partire da DAMIANO che si è venduto e prestato al gioco del panico per un piatto di lenticchie: lo stipendio magro della moglie al CONAD) palesi (intercettati) ed occulti (Bottone, Calabrese, etc. etc.)…..
Se facesse questo allora giustificherebbe anche l’eventuale richiesta di condanna….. almeno cioè sarebbe super partes: credo alle prove raccolte ma contemporaneamente perseguo anche gli aspetti poco chiari ed ambigui acclarati in dibattimento….
Se questo non fa (e non lo farà), se non approfondisce – in altra sede – anche i metodi con cui sono state acquisite le cosiddtte prove. da parte degli investigatori…. allora non ci sono parole……
Ma d’altra parte lo sanno tutti che “Dio ce ne scampi dall’amministrazione della giustizia terrena…..come ben sa chi ha avuto a che farci anche solo per una multa o per un problema di condominio……
Egregio Dott. Bianchini,
ormai siamo alla farsa e mi spiego.
Uno dei principali motivi di accusa a carico di Gambino è rappresentato dalla questione del parcheggio del Pegaso riacquistato, secondo l’accusatore il novello Tano Grasso, ad un prezzo esagerato (615.000,00) che travalica ogni limite di legge. Questa imposizione di prezzo elevato, sempre secondo Tano Grasso, è la prova regina della concussione cui il TANO GRASSO è stato sottoposto dal Gambino e dalla “cricca” : se non paghi questo prezzo (elevato secondo TANO GRASSO) allora il parcheggio lo diamo al clan Petrosino – Fezza.
Questa versione è stata fortemente sostenuta dalla pubblica accussa e, addirittura, costituisce il principale elemento (prova) per il TRibunale del riesame per “acclarare un connubio forte tra GAMBINO e clan Petrosino” tanto da richiedere “la detenzione in carcere del Gambino”.
Fin qui nulla questio essendo questa una “posizione chiara ” assunta dalla pubblica accusa che dovrà essere sottoposta al vaglio ed alle decisioni del Collegio giudicante in primo grado.
Ma qui interviene il paradosso, perchè vi sono due posizioni (di altrettanti organi inquirenti) che sostengono esattamente il contrario e cioè che il novello TANO GRASSO è stato, invece, favorito dal GAMBINO e dagli altri ” in quanto il costo del parcheggio pagato dal TANO GRASSO è stato sottodimensionato per fare un favore alla famiglia PANICO”.
Infatti:
a) la commissione di accesso, nella sua relazione per lo scioglimento del Comune, rileva che ” la monetizzazione delle aree in luogo della cessione al comune non era prevista dal quadro normativo per cui l’istanza formulata dalla Pageco non andava accolta. Anche il prezzo di 40 euro al metro quadro poi appare inidoneo alla stima delle aree” (fonte Metropolis del 31.10.2012 pag. 15)
b) la Corte dei Conti contesta il danno erariale (per oltre 500.000,00 euro) perchè ” l’area del parcheggio considerata dal Consiglio Comunale a 40 euro al metro quadrato è una stima molto al ribasso poichè la zona dove poi è sorto il parcheggio aveva ormai destinazione commerciale e non più agricola e sulla base delle valutazioni dell’osservatorio immobiliare dell’Agenzia del Territorio doveva essere valutata almeno il doppio e cioè 80 euro al metro quadrato. Per cui il danno erariale è pari al sottodimensionamento del costo reale che PAGECO doveva pagare e cioè 1.200.000,00 anzichè 615.000,00″.(Fonte Metropolis del 31.10.2012 pag. 15).
Quindi, come si vede, secondo la Commissione di accesso e secondo la Corte dei Conti il novello TANO GRASSO sarebbe stato favorito dal Comune, e quindi, da GAMBINO, mentre secondo l’autorità penale (pubblica accusa) sarebbe stato concusso e minacciato e costretto a versare una somma superiore al dovuto.
CHI HA RAGIONE? E’ PAZZESCO o NO?
Cioè, riepilogando, Gambino potrebbe essere condannato penalmente perchè ha concusso il novello TANO GRASSO e contestualmnente condannato contabilmente perchè “ha favorito il novello TANO GRASSO”.
Come diveca Totò: ” ch’e dic…., ch’è t’aggia dicere….ch’è to dic a ffà….”.