Aldo Bianchini
SALERNO – Secondo alcuni quella messa in atto dal trio Moretti-Pantuliano-Senatore sarebbe la riedizione della più nota e prestigiosa “Operazione Avalanche” che gli “alleati” dispiegarono sul territorio del nostro Paese per cacciare quello che per loro era l’odiato esercito tedesco. Tre i generali che comandavano gli alleati, Alexander – Clark e Montgomery, impegnati nell’opera di liberazione anche qui nella nostra Salerno; il primo (capo delll’operazione) profondamente cattolico e più prudente; il secondo credente ma più spregiudicato; il terzo temporeggiatore e attento curatore della comunicazione. In effetti il trio odierno potrebbe, pari pari, sovrapporsi a quello militare con qualche ovvia distinzione per importanza e per obiettivo. Non sono tanto d’accordo su questa ipotesi che comunque circola nei corridoi bene informati della Curia anche perché il nome di Avalanche, oggi come oggi, è sulla bocca un po’ di tutti nell’attesa che “Il Mattino” pubblichi le annunciate puntate su quella grande azione militare e quindi facilmente quella denominazione (operazione Avalanche) viene mediaticamente coniata per i nostri tre salvatori del patrimonio mediatico gigantesco della Curia salernitana. La cosa è più semplice e potrebbe trovare radicamento nell’ipotesi che sto per descrivere. Per chi ancora non lo sapesse mi ripeto nell’elencazione nominale delle testate giornalistiche che fanno capo alla holding curiale: <<AGIRE (settimanale cattolico edito da una cooperativa presieduta da Enzo Pappalardo e diretto da padre Claudio Luciano), TDS-TELEDIOCESI (diretta da Emilio Polverino ma di fatto controllata da don Nello), RADIO STELLA NEW GENERATION (edita dall’ ANSPI e diretta da don Nello), con ramificazioni nel web attraverso AGIRE.IT, il sito ufficiale DIOCESISALERNO.IT, e il replay TELEDIOCESI-SALERNO.IT. Questa la situazione pregressa che conferma il fatto che ci troviamo di fronte ad un “impero mediatico” da far invidia a tutti, sempre che questo impero venga gestito nel migliore dei modi. In pratica può produrre enorme ricchezza e per avviarlo occorrono due elementi portanti: abbattimento dei costi dell’attuale gestione e ricerca di fette di mercato. I costi erano divenuti altissimi ed insostenibili perché al progressivo aumento delle risorse umane impiegate non ha fatto riscontro una risposta positiva del mercato pubblicitario; una situazione certamente non voluta da chi ha gestito fino ad ora ma che non è stata adeguatamente tenuta sotto controllo. Ecco allora che il “Vescovo venuto da lontano”(cioè da Roma !!), per salvare capre e cavoli, bussa alle porte del grande impero economico-finanziario “San Paolo Imi” (44mila dipendenti e 7milioni di clienti) che non è mai stato sordo alle richieste ed agli appelli della Chiesa Romana e che quasi prontamente risponde a S.E.Mons. Luigi Moretti che a Salerno è venuto proprio con lo specifico compito di “salvare capre e cavoli”. Ovviamente il gruppo bancario romano pone delle condizioni precise per avallare l’operazione salvataggio della holding mediatica della Curia salernitana e indica alla stessa Curia il nome di “Giuseppe Pantuliano” (funzionario del gruppo San Paolo Imi ed al tempo stesso segretario generale della Consulta delle Aggregazioni Laicali). La improvvisa presenza di Pantuliano, che già da settimane si aggira per i corridoi del palazzo, garantisce ai due alleati almeno due cose: abbattimento totale dei costi per le risorse umane con l’entrata dei giovani-laici-volontari e la possibile ricerca pubblicitaria in un mercato che anche se saturo all’apparenza può essere riaperto ai desideri della Chiesa proprio dall’azione costante e coinvolgente della Consulta delle Aggregazioni Laicali. Questo il punto, sempre in teoria, di quello che potrebbe avvenire, altrimenti non si spiega e neppure si giustifica sia la presenza di Pantuliano che l’improvvisa deviazione di rotta dell’Arcivescovo che avrebbe chiesto ed ottenuto l’intermediazione di un “suo uomo” indicato, almeno per il momento, nella figura di don Nello Senatore che è ancora alla testa dell’ufficio per le comunicazioni sociali. Vedremo, se tutto ciò risponde a realtà verrà a galla nelle prossime settimane. Attenti, però che il lavoro volontario spesso può sfociare in quello “nero” e l’operazione azzeramento risorse umane potrebbe attirare l’attenzione degli Organi di controllo. Nelle more ecco che arriva la prima presentazione ufficiale, domani (lunedì 22 ottobre) dovrebbe essere presentata la strategia editoriale del “Nuovo Agire” che dovrebbe ritornare in distribuzione fra qualche mese e che per la cui riedizione sembrerebbe non entrarci la presenza di Pantuliano; sarà vero!! Alla prossima.