VALLO di DIANO – Grande attesa oggi a Salerno alle ore 10.00 presso il grand’Hotel per l’uscita in pubblico di Matteo Renzi, il Rottamatore della politica e dei politici vecchio stampo. Una folta delegazione è prevista anche dal Vallo di Diano, con in prima fila i due sindaci che già hanno aderito alla candidatura Renzi e lo appoggeranno nelle primarie ,Sergio Annunziata, e Tommaso Pellegrino. Insieme a loro ci saranno tanti comuni cittadini e forse altri primi cittadini indecisi che potrebbero optare per la politica del Rottamatore. Matteo Renzi che sta incantando le platee di mezza Italia, presenterà il suo programma elettorale in attesa delle primarie del Partito Democratico che lo vedranno in concorrenza con Pier Luigi Bersani in un duello che si preannuncia scintillante. Una sfida politica tra il vecchio ed il nuovo ideale moderato di una sinistra che specialmente nell’ultimo ventennio, ha radicato la sua presenza in maniera forte e a tratti prepotente. In questa ottica, anche il Vallo di Diano si appresta a scegliere il suo rappresentante, Renzi o Bersani? questo è il dilemma. I primi a schierarsi con il Sindaco Rottamatore, sono stati Tommaso Pellegrino, e Sergio Annunziata, rispettivamente sindaco di Sassanno e di Atena Lucana, che qualche giorno fa hanno ufficialmente dato inizio alle danze aprendo la sede del comitato Territoriale Vallo di Diano proprio per dar man forte a Renzi. A seguirli in quest’azione, ci sono molti cittadini che forse stanchi della solita politica stagnante, vedono in Renzi anzi nelle sue promesse un’alternativa valida ad un futuro migliore. Oltre ai due sindaci, potrebbero entrare nell’ottica Renzi anche altre persone di spicco della politica del Diano. Voci di corridoio, danno per certa l’adesione di imprenditori e liberi professionisti, e probabilmente qualche altro sindaco indeciso, che andrebbero a squilibrare i giochi del PD ben coordinati dalla segreteria Provinciale e dallo stesso sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che in odor di santità, con la vittoria di Bersani, avrebbe già pronta una poltrona da Ministro. Staremo a vedere quel che succederà, fatto sta che l’avvento di Renzi, sta creando seri problemi ad un sistema già prestampato, il rischio per i collezionisti di poltrone, è quello di veder andare in fumo anni di sacrifici e di promesse mai mantenute. Sarà un autunno lungo quello che attende gli elettori del centrosinistra e il partito del Pd, il clima intorno alle primarie si sta scaldando sempre di più e, nonostante la sinistra sia in crescita e avanti nei sondaggi, queste liti in stile condomini troppo facinorosi rischiano di generare pericolosi ritorni di fiamma in un elettorato incerto che vuole tagliare con le brutture della politica passata, litigiosità della sinistra compresa. L’elemento nuovo del Pd è senza ombra di dubbio “il rottamatore”, attuale sindaco di Firenze, Matteo Renzi. La sua candidatura ha sparigliato le carte facendo preoccupare e non poco i politici attempati. L’appuntamento è per oggi alle 10 al Grand’Hotel di Salerno, previste molte persone per ascoltare ed applaudire il programma innovativo di Renzi, che interpellato telefonicamente ci dice- Nel metodo con la rottamazione dei politici, nel merito provando a cambiare le cose. -I punti cardini del mio programma sono questi, continua Renzi- snellimento della burocrazia, un bonus fiscale per le aziende che assumono a tempo indeterminato, l’eliminazione del finanziamento pubblico dei partiti, un assegno di 100 euro al mese per le famiglie che non raggiungono i 2000 euro mensili di reddito, questo e altro ancora – conclude – aspetto tutti all’appuntamento di oggi a Salerno.
direttore: Aldo Bianchini
Sarà pure male amlgamato Il PD, fatto sta che rimane l’unica organizzazione per cui in Italia oggi, si possa ancora utilizzare il termine partito. Un partito che mostra tutta la complessità di un operazione che nata dall’idea di più di trenta’ anni fa, cerca di mettere sotto un unico ombrello quel centro che guarda a sinistra e la sinistra che cerca di arrivare al governo del Paese. Peccato però che Renzi con il PD c’entra come Berlusconi con la destra italiana. A loro non interessa ne un partito (se non come mezzo per arrivare al governo) e ne tanto meno quelli che erano gli ideali del Novecento che nel frattempo si cerca di superare ma senza sostituirli con dei nuovi. A Renzi il partito non interessa, non interessa la sua storia, non interessa la sua gente e figuriamoci i suoi dirigenti; però Renzi non può ignorare il PD perchè non avrebbe mai la forza e nemmeno la capacità politica malgrado Gori (creatore di immagine) di poter scaldare un popolo se pur di centro destra nella maggioranza e nell’ indole, per arrivare al governo. Quando Renzi ha vinto le elezioni a Firenze, solo il giorno dopo ha fatto iscrivere i suoi collaborati al partito, della serie il partito è solo un incubatore di voti? Oggi però si presenta come l’uomo nuovo della politica, capace di rottamare i D’Alema, le Bindy i De Luca e via via fino all’ultimo sindaco cattocomunista. Ai sindaci Annunziata e Pellegrino fa comodo Renzi essenzialmente per 2 motivi: il primo è di opportunità ovvero, dietro la scia del rottamatore si potrebbero aprire nuovi scenari liberandosi della vecchia nomenklatura; il secondo è di tipo idealistico infatti entrambi tutto sono tranne che di sinistra e quindi dietro la faccia di Renzi possono superare quelle ideologie ancora insite però in una parte di popolo valdianese e dichiararsi finalmente senza remore per quello che sono: i nuovi democristiani. Attualmente la politica del Vallo rasenta la nullità perchè da una parte non ha validi rappresentanti degni dei politici che anche qui hanno operato in passato, e dall’altra si permettono il lusso di rimandare oltre ogni limite scelte politiche essenziali, vedi il rappresentante unico del PD nel Vallo . In sostanza si vorrebbero risolvere problemi nostri e locali sulla scia del rottamatore dei partiti.