Un mese di ottobre nel segno delle attività formative. L’auditorium dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” a Potenza sarà per quattro settimane consecutive teatro appuntamenti di aggiornamento professionale.Sabato prossimo, 6 ottobre, presso l’auditorium dell’ospedale è in programma il secondo focus sulle malattie rare in reumatologia, a cura del Dipartimento regionale di Reumatologia, diretto dal dottor Ignazio Olivieri, primario del San Carlo. Dopo l’incontro dell’anno scorso, dedicato alla malattia di Behcet, a cui prese parte anche l’ oftalmologo giapponese presidente della società internazionale dedicata a questa malattia rara, è la volta delle connettiviti. L’impegno didattico della nostra Reumatologia non si esaurisce qui: venerdì 12 e sabato 13 ottobre è in programma, all’Hotel Sant’Angelo, nel Sasso Caveoso di Matera, un convegno su altre due malattie rare: la malattia di Behcet e le spondiloartriti. Non a caso il dottor Olivieri è il referente regionale per le malattie rare.Lo stesso sabato 13 ottobre è in programma anche un importante convegno sulla cuffia dei rotatori. Il quarto incontro regionale della Società italiana di chirurgia dellaspalla e del gomito (SICSeG) sarà presieduta dal nostro specialista in materia, il dottor Eugenio Savarese che, nonostante la giovane età, vanta già un consistente curriculum di interventi di elevata complessità e specializzazione. Il convegno avrà come presidente onorario il direttore del dipartimento chirurgico dell’Aor San Carlo, Rocco Romeo e come ospite d’onore il presidente nazionale della SICSeG, il professor Roberto Rotini, primario dell’Istituto Rizzoli di Bologna.Conclude l’intenso ciclo, sabato 20 ottobre, il congresso di chirurgia generale sui tumori del colon retto, che sarà diretto dal nostro primario, dottor Nicola D’Alessandro. Da anni l’attività di screening regionale nel campo è attestata al San Carlo, sotto la direzione del responsabile di Endoscopia digestiva, dottor Angelo Sigillito.Sabato 27 l’appuntamento è promosso dal Dipartimento Materno Infantile diretto da Sergio Schettini, con un convegno per promuovere la cultura della donazione del sangue del cordone ombelicale e fornire indicazioni precise e documentate in merito alle procedure corrette da seguire . Il sangue del cordone ombelicale, che, se non donato, viene buttato via, è una importante fonte di cellule staminali che sono capaci di rigenerare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Donare il sangue di cordone ombelicale è un gesto semplice e sicuro, che dà speranza di vita a tanti pazienti con leucemia, linfoma, talassemia o altre patologie rare in attesa di trapianto di cellule staminali compatibili. “Non si possono assicurare i livelli di eccellenza a cui l’Azienda è chiamata dalla programmazione sanitaria regionale – ha commentato il direttore generale Giampiero Maruggi – senza una costante attività di aggiornamento e di confronto con le esperienze più avanzate. In più di un campo, del resto, il nostro personale figura a pieno titolo tra i soggetti trainanti in una gamma di discipline che continuamente si rinnovano. In questo modo, però, si riescono ad assicurare, con sempre nuove tecnologie e metodiche, le migliori cure per i nostri pazienti. Colgo quindi l’occasione per esprimere il mio apprezzamento per la dedizione e gli sforzi che il nostro personale profonde per essere sempre all’altezza dei complessi compiti a cui è chiamato”
direttore: Aldo Bianchini