REGIONE: Alfonso Senatore contro tutti

La redazione

CAVA de’ TIRRENI – Riceviamo e pubblichiamo la pubblica denuncia che l’avvocato Alfonso Senatore (presidente di Città Unita) ha inviato alla procxura della Repubblica di Salerno ed alla Corte dei Conti di Napoli.

<<Io sottoscritto avv. Alfonso Senatore, nato a Cava de’ Tirreni, il 26/07/1955, ed ivi res. alla via M. Benincasa n.11, nella qualità di cittadino italiano, residente nella Regione Campania,

 

ESPONGO

Premetto che ritengo, per lealtà e correttezza e almeno per come lo conosco, il Presidente Caldoro, estraneo ai fatti, salvo diversa dimostrazione, nonostante non potesse non sapere quanto di squallido e di delittuoso accadesse.

 

Credo, invece, e non voglio sbagliarmi, che la Regione Campania sia, però, peggio di quella del Lazio, in quanto Napoli in materia di corruzione e di delinquenza non è seconda a nessuno. PER favore non togliamo anche questo primato alla CAMPANIA! Sarebbe un furto!

 

Tanti saranno i Fiorito nella Regione Campania, per giunta arroganti e strafottenti come lui. Basta individuarli, e vanno individuati, per il bene del Paese.

Il sistema, ormai è chiaro, collaudato  e va avanti da lustri, appartiene sia al centro-destra che al centro-sinistra e, va a discapito del povero cittadino, di tutti noi, ignari dei tantissimi ladrocini di uno dei peggiori regimi apparentemente, ma solo apparentemente democratico, che coinvolge Comuni, Province, Regioni, Parlamento, ed Europarlamento. Altro che tangentopoli.

 

Quasi tutti i consiglieri regionali e assessori, vivono di politica e usano la politica per arricchirsi –(molti di questi prima di entrare alla Regione avevano le pezze al culo. Vedete ora che hanno!), –comprare case lussuose, ville, barche, alberghi, “garconiere” andare in vacanza e riempirsi la pancia senza fondo di ostriche e champagne; fare feste, festini e orgie, come facevano nel Lazio.

 

Questi fanno una vita extralarge a spese dei contribuenti e ci costano una fortuna smisurata, non compatibile con il momento di crisi economica attuale, e soprattutto tartassando da carnefici chi tali e a tanto li elegge

 

Già a me sembrava che gli stipendi che si erano assegnati con leggi ad personam fossero smisuratamente ed esageratamente superiori all’impegno lavorativo richiesto, ma giorno dopo giorno scopriamo che è anche peggio di quanto immaginassimo.

 

I consiglieri regionali della Campania non guadagnano solo €.15,000,00 (quindicimila/00) al mese, più il telefonino pagato, il pedaggio autostradale, abbonamento del calcio Napoli e tutti i trasporti pubblici gratis, la diaria, il rimborso forfettario, il gettone di presenza, €.220,00, la pensione garantita anche dopo un solo mandato, mentre tutti gli altri poveri italiani devono lavorare per più di quarant’anni.

 

Alcuni di questi,- dichiarando il falso, di qui ‘ il gravissimo delitto DI FALSO IDEOLOGICO, art.81-110-479 e segg. c.p., percepiscono indennità per autista, segretario e segreteria,- uffici- che non hanno.

 

La falsa fatturazione, art. 81-110-479 c.p., per spese inesistenti era ed è il modo per intascare soldi che sarebbero serviti per fare politica! Tale somma ingente veniva divisa, e tuttora avviene, pro quota, per tutti i delinquenti!

I fortunati vincitori della lotteria regionale, senza far nulla e nulla saper fare, possono arrivare a mettersi in tasca fino a €.52.000,00 netti, o, come spiegano alcuni esperti della Regione Campania, pure di più.

 

Tra questi emolumenti vi sono anche i soldi netti incassati per il funzionamento del gruppo.

 

Uno viene eletto consigliere regionale e già deve ringraziare la Madonna per la fortuna che gli è piovuta dal cielo che ammonta a €.15.000, ma poi se gli capita in grazia di essere nominato capo-gruppo o presidente di commissione, riceve un’altra montagna di soldi, €.8.000,00 per l’esattezza, per ogni presidenza, sempre netti perché le tasse sono a carico dei contribuenti non di chi li amministra.

 

Ma oltre questo che appare legale perché previsto da leggi fatte a proprio uso e consumo, vi è il sospetto di gravissimi illeciti, e di qui gli accertamenti che sembrano almeno a  leggere e sentire i giornali, siano in corso. FINALMENTE! era ora!

 

Si dice, in giro che alla Regione Campania ci sia stata e ancora perduri una gestione caotica del denaro pubblico per le attività politiche a cui si poteva e si può ancora, ahimè, nonostante l’ inizio dello scoppio dello scandalo -STIPENDIOPOLI- INDENNOPOLI,- accedere con estrema facilità solo con una semplice telefonata, o un sms o email.

 

Bonifici trasferiti dai conti del PDL per pagare spese ingiustificate e ingiustificabili, – pranzi, regali, ipad, elargizioni ad associazioni culturali e sociali alcune delle quali fantasma, o legate a consiglieri regionali da motivi, personali, familiari ed elettorali.

 

Tutte queste voci vanno verificate e riscontrate perché se vere sono gravissime.

 

Vi sono consiglieri regionali, di cui allo stato non si conoscono i nomi, che si facevano, fin a ieri, consegnare i soldi senza neppure allegare una fattura.

 

Bastava un “richiedo e ricevo “, una sorta di autocertificazione per giustificare le spese, omettendo così addirittura la motivazione per la quale avevano avuto accesso al denaro e la destinazione di quei fondi. Si pagava prima di aver sostenuto la spesa. Il Paese della CUCCAGNA!

E il colmo dei colmi è che questi GRANDI LADRONI E APPROFITTATORI DI REGIME, non solo non vogliono andarsene a casa, speriamo in galera, ma anzi : VOGLIONO RITORNARE CON ARROGANZA E STRAFOTTENZA,- NELLA SPERANZA CHE TUTTO FINISCA a “ TARALLUCCI E VINO , -anzi CHAMPAGNE-, PER CONTINUARE A “ STRAFOGARE” ALLA FACCIA DI NOI TUTTI.

 

L’indagine va, a mio sommesso avviso, indirizzata proprio sul funzionamento dell’assegnazione dei fondi regionali e sulla ricostruzione del percorso dei milioni di euro transitati oggi nelle casse del PDL, ieri nelle casse degli altri partiti di Governo, attraverso i controlli di tutti i bilanci dei gruppi alla Regione di oggi e di ieri.

 

L’indagine, poi, va estesa sui rimborsi elettorali (mai dati ai candidati), e ai finanziamenti dei privati, tutti finiti probabilmente e da accertare sotto la voce spese varie, che dice tutto e non dice niente, nelle tasche della “ CASTA”.

 

Tutto ciò premesso e ritenuto, io sottoscritto, nella qualità ut sopra

 

CHIEDO

alle S.V.Ill.me di valutare, dopo una accurata indagine, che sicuramente sarà espletata, se nei fatti così narrati, per sentito dire dalla voce del popolo, emergano fattispecie di reato a carico di coloro che saranno ritenuti responsabili in prima persona, e di tutti coloro che possono aver concorso con loro.

 

DICHIARO

la più completa disponibilità per una più analitica e accurata esposizione dei fatti che non conosco in prima persona, né sono in grado di riferire le fonti delle notizie. TRATTASI DI DEDUZIONI LOGICO – GIURIDICHE.

 

Certo di aver fatto il mio dovere come cittadino che ama la propria regione, indignato, come tutti i Campani onesti, di quanto di vergognoso si sta verificando in Regione e nella Provincia Salernitana, e nel proprio Comune di residenza, Cava de’ Tirreni, implicato per la prima volta nella storia in fatti di politica e camorra, così come si legge dalla stampa, fenomeni delinquenziali che hanno dovuto interessare e interessano ancora la Procura della Repubblica di Salerno e persino la Direzione Distrettuale Antimafia, fiducioso nell’opera meritoria che la Magistratura Napoletana e Salernitana sta compiendo con enormi sacrifici e dispiego di uomini e mezzi, porgo deferenti ossequi. Cava de’ Tirreni, li  24/09/2012 F.to: avv. Alfonso Senatore>>

 

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