Da uff.stampa Comune di Sala C.
SALERNO (5 settembre 2012) – Ormai è certo che il tribunale di Sala Consilina, in un ottica di presunta ottimizzazione dei servizi e razionalizzazione dei costi, che vuole dire soltanto scaricarli sui cittadini, sarà accorpato a quello di Lagonegro.Un simile progetto, che soltanto la politica con la P maiuscola poteva sostenere, con la persuasione e la bontà delle proposte, coinvolgendo le popolazioni e gli amministratori locali, nelle scelte e nello sviluppo della realizzazione, viene imposto da un governo tecnico a servizio della finanza con il peso economico, che scelte ambientali anacronistiche e deturpanti come quelle del petrolio possono permettere. E’ singolare che oggi si parla di nuove sviluppo, che sarà determinato da un nuovo sfruttamento delle energie locale, un tribunale, più grande per popolazione e territorio, viene accorpato al più piccolo allocato nella Regione d’Italia, che più di tutte è sottoposta all’assalto per lo sfruttamento del Petrolio.E questo può avvenire perché vengono messe sul piatto della bilancia i soldi delle concessioni petrolifere per la proposta di costruzione e di localizzazioni di strutture per questo mega tribunale, che dovrebbe contenere tutti gli altri.Ed è singolare che questo avviene proprio contro quel territorio che sta cercando in tutti modi possibili di impedire che le trivellazioni vengano estese anche in Campania e che sta cercando di mantenere integro il proprio territorio, proponendo un diverso modello di sviluppo.Un modello di sviluppo vicino al cittadino, in grado di fornire servizi di prossimità, in grado di salvaguardare l’ambiente e senza sprecare risorse, ma ottimizzandone l’uso.Ma oggi, purtroppo, da un lato abbiamo avuto un territorio che ha saputo fare filiera istituzionale mentre noi non siamo stati capaci di fare altrettanto.I Politici nazionali, con poche eccezioni, sono di fatto stati esautorati dallo svolgere la loro missione, costretti e continui voti di fiducia per mantenere in vita un governo che pensa soltanto a come salvare la finanza, anche a scapito della democrazia, e, al di la degli annunci, senza un minimo intervento per far ripartire il Paese.Il Presidente della Regione Caldoro e il suo esecutivo non hanno sentito minimamente e non sentono la necessità di intervenire, chiusi nel loro Napoli-Centrismo e nel loro isolamento.Il Consiglio Regionale al di la dello interessamento di qualche consigliere locale, non è stato in grado di farsi ascoltare minimamente, con qualche proposta concreta e perentoria.La Provincia di fatto non è riuscita ad a farsi ascoltare ed imporre un modello territoriale di geografia giudiziaria.Siamo restati soli Amministratori, Avvocati, Professionisti e Cittadini a difendere il valore della Giustizia a servizio dei cittadini, difendendo il luogo dove questo valore deve essere esercitato e con tutto quello che gira intorno ad esso.Come Sindaco ho il dovere di rispettare lo Stato in tutte le sue forme, anche se da esso non sono stato tenuto minimamente in considerazione nel momento di questa scellerata scelta, ma non mi sento onorato di indossare la fascia Tricolore, che Lo rappresenta.Giornalmente siamo chiamati a dare risposte ai nostri cittadini, a trovare soluzioni per chi è più debole e si trova in difficoltà, giornalmente veniamo caricati di altre incombenze e l’unica risposta che abbiamo sono tagli. Tagli di risorse, tagli di servizi, tagli di strutture.Eccellenza Noi sindaci oggi non ce la facciamo più.Eccellenza Noi non siamo più in grado di poter dare risposte ai nostri cittadini.Eccellenza Noi non siamo più in grado di assicurare quell’Ordine pubblico, che vuol dire tranquillità per i nostri cittadini.Eccellenza Noi ci sentiamo abbandonati da questo Stato.Ed allora questo togliersi le fasce davanti a Lei, come hanno fatto e stanno facendo tanti altri Sindaci italiani, che si trovano nella nostra analoga situazione, vuole essere un messaggio forte e chiaro a chi ha il dovere di aiutarci a dare soluzioni ai nostri territori.Eccellenza, questo provvedimento inutile, inefficace ed ingiusto sicuramente non porterà nessuna riduzione di spesa ne alcun miglioramento del servizio fornito ai cittadini.Al di là della Giustizia che non ne riceve alcun beneficio, Le voglio sottolineare anche le gravi conseguenze che porterà dal punto di vista economico nel nostro territorio.Qualcuno ha paragonato la chiusura del Tribunale per Sala Consilina alla chiusura della Fiat per Torino. Sicuramente potrà sembrare un esempio paradossale, ma Le posso assicurare che in gran parte è vero. Ed è ancora più vero in questo momento di crisi. Ogni posto di lavoro, diretto o indiretto, deve essere tutelato e lo deve essere ancor di più quando la perdita non porta alcun beneficio e nessun risparmio.Noi oggi siamo qui per invitarLa, come siamo sicuri che già lo ha fatto, a far pervenire nelle sedi centrali le nostre considerazioni e le nostre iniziative, che continueranno e non si fermeranno fino a quando non tornerà il buon senso e sarà predisposto un provvedimento GIUSTO.Le nostre iniziative, sono incluse nella delibera di Consiglio Comunale che Le consegnerò, così come Le consegnerò anche il documento dell’Ordine degli Avvocati, che sicuramente dimostra che è possibile un modello diverso di Geografia Giudiziaria nella Provincia di Salerno.Le consegnerò, altresì, un documento che dimostra come non è assolutamente vero che vi è una riduzione dei costi, predisposto dall’Ordine dei Commercialisti e che sarà trasmesso ufficialmente anche alla Corte dei Conti, chiamata a dare un suo parere su questo decreto.Non escludiamo neanche altre iniziative di protesta, così come si sta decidendo oggi a Roma in una riunione del Coordinamento dei Trbunali minori.Eccellenza, nel rigraziarLa per la cortesia e la sollecita attenzione che ci ha dimostrato oggi e nel passato su questa vicenda, Le chiedo a nome mio, di tutti i Sindaci e soprattutto di tutti i cittadini del Vallo di Diano e del Bussento, di trasmettere questo messaggio accorato, preoccupato e deciso alle sedi centrali, cercando di far capire che qui ci sono cittadini, che vogliono sentirsi protetti e non abbandonati dalla propria Nazione.Dateci la possibilità di ritornare ad indossare con orgoglio la fascia che la rappresenta e poter gridare con tutto il cuore viva l’Italia.