UN TESTIMONE GIUNTO DALL’AVVENIRE

 

                                                                   

Alfonso D’Alessio

Don Tonino Bello è l’indimenticato Vescovo di Molfetta che ha saputo essere profeta capace di travalicare lo spazio temporale  per giungere fresco e attuale a noi. Declamava la verità che Cristo è Via Verità e Vita, “se delle nostre parole dobbiamo rendere conto al tribunale della storia, dei nostri silenzi dobbiamo rendere conto al tribunale di Dio”. Annunciava “senza peli sulla lingua, senza sfumare le finali per paura del quieto vivere, senza decurtare la Parola per non recare dispiacere a qualcuno, senza gli stratagemmi del defilarsi nei momenti della prova per paura di compromettersi troppo”. Ai cari fratelli presbiteri, consapevole che “è difficile vincere la deformazione professionale del dignitario o la sicurezza sprezzante del notabile” li esortava ad essere: “servi, non padroni del gregge, non despoti, non tiranni”. Insieme a loro chiedeva incessantemente al Signore la grazia della schiavitù: “che nessuno di noi si senta proprietario del popolo, gestore delle sue sorti spirituali, manipolatore della sua coscienza, agente segreto delle sue scelte libere, condizionatore delle sue opzioni, ma semplicemente servo”. Invitava ad una vita ubbidiente non dei sudditi ma amici, e desiderava un’ubbidienza dalla quale non si escludeva nemmeno lui, ma nella quale si vedeva come motore trainante, un’obbedienza che si esprime “non con allineamenti supini alle disposizioni del capo di turno, ma col gaudio di chi si diverte a mettere i piedi sulle orme di Gesù, uomo libero, che fu obbediente fino alla morte”. Ecco cari amici come da piccoli frammenti si staglia alta la figura di un santo vescovo che invito a conoscere profondamente e a rivolgersi con la preghiera fiduciosa di ottenere benefici spirituali.  Don Tonino indirizzerebbe il nostro sguardo su Maria la mamma di Gesù e ci aiuterebbe a coglierne la grandezza anche per le mamme di oggi. Esiste infatti modello di maternità più sublime? No! La maternità più di ogni altra realtà realizza la femminilità, dona compimento all’amore umano che supera così l’egoismo dell’esclusivo piacere per aprirsi al dono della vita. Straccia alla radice la farisaica ricerca di affermazione delle donne perseguita nei ruoli piuttosto che nella dignità. La dignità di una mamma non ha pari. La sua capacità di amore, dono e sacrificio gratuito, sono testimonianze di cui il mondo di oggi ha bisogno estremo per sconfiggere il tarlo dell’egocentrismo vanitoso e vuoto.

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