SALERNO – Domenica scorsa sono stato a cena nel “Giardino degli Dei” di Salerno con un amico che è tuttora parte integrante dello staff del presidente Edmondo Cirielli, anzi è uno degli uomini che fin dalla prima ora si è schierato con lui rimanendogli sempre fedele. Ricordando il famoso incontro tra il compianto prof. avv. Nino Dalia a Roma nell’aprile del 1992 con l’allora ministro Conte, in maniera sfacciata ho chiesto anche io al mio amico: “Ma Cirielli si rende conto che da tempo è nel mirino della Procura, che è stato praticamente abbandonato dall’Arma, che per le inchieste “Due Torri” e “Linea d’’Ombra” rischia moltissimo e che per l’inchiesta sul “Tesseramento PdL” può crollare tutto il castello di sogni di gloria?”. Per poco non gli andò di traverso il boccone di pizza, del resto continuai a dirgli che io queste cose (contrariamente ad altri) le vado dicendo e scrivendo da tantissimo tempo. Bevve un sorso di birra e lentamente rispose: “Cirielli sa tutto questo che tu dici, se ne rende conto, così come si rende conto di non potersi esporre più di tanto con attacchi a chi lo attacca, studia le mosse a tavolino, è intelligente, scaltro e stratega finissimo. Non ha fatto mai nulla di illecito. Saprà superare anche questa crisi …”. Anche io rimasi un po’ in silenzio e poi conclusi “Vedremo!!, comunque un colonnello che si fa fotografare da un semplice carabiniere quando va a Maiori per incontrare la moglie di Gambino mi fa sinceramente una certa impressione, significa che nell’Arma non ha più nessuno dalla sua parte, e questo è molto grave”. Silenzio tombale. Adesso la notizia delle indagini a carico di Cirielli, che Archimede avrebbe eclatato con uno dei suoi proverbiali “Eureka” verso i tanti siracusani in attesa delle sue scoperte. Il coinvolgimento di Edmondo Cirielli direttamente nel filone d’indagine che riguarda il “tesseramento PdL” è il vero serio attacco della Procura salernitana per cercare di salvare capre e cavoli delle loro strampalate inchieste, per trattenere ancora agli arresti gli imputati di “Linea d’Ombra” e per scaraventare Cirielli anche nell’inchiesta “Due Torri”. Il ragionamento degli inquirenti è aberrante, sembra quasi essere ritornati a venti anni fa quando le grandi inchieste di tangentopoli partirono dal basso per colpire in alto; se riescono a mettere insieme i tanti tasselli delle varie inchieste in corso sul centro-destra (“Due Torri”, “Linea d’Ombra” e “Tesseramento PdL”) il gioco è fatto in quanto in ballo entrerebbe anche la “presunta camorra paganese” che ha favorito e strumentalmente gonfiato il tesseramento. Il connubio politica-amministratori-imprenditori-camorra a quel punto diventerebbe quasi inattaccabile. Vincerebbero su più fronti gli inquirenti e sarebbe davvero duro l’allestimento di una valida difesa, perché per la Procura non conta accertare il fatto concreto ma evidenziare il fatto che possa colpire l’immaginario della gente. Soltanto così si incide sulle maggioranze amministrative e di governo dei paesi, delle città e del Paese. In pratica per gli inquirenti è necessario che passi il concetto del “nesso eziologico” tra camorra e politica per vincere la partita e smantellare maggioranze coese, consensi elettorali e risultati popolari. Soltanto passando per l’affermazione del nesso eziologico si fa politica, e la giustizia in questo Paese da molto tempo fa politica. Il momento per il centro-destra e per lo stesso Cirielli è molto pericoloso. Spero per Lui, al di là delle cavolate che comunque ha fatto, che trovi prestissimo una linea difensiva credibile. Qualche settimana fa avevo scritto, e qualcuno si arrabbiò, che io nei panni di Cirielli non avrei mai stretto una solida amicizia con uno che, nel bene o nel male, viene chiamato “Peppe ‘o nano”, cadere in questi tranelli significa non avere la lungimiranza del grande stratega o del riconosciuto leader, perché caro Presidente queste piccole cose colpiscono immensamente l’immaginario collettivo e la politica, la Tua politica, vive sull’immaginario della gente. E’ certa, però, anche un’altra cosa aberrante. Se da un lato le inchieste contro il centro-destra filano spedite come un treno forse anche perché affidate ad un solo PM che ha la visione complessiva di tutto, dall’altro lato quelle contro il centro-sinistra battono paurosamente la fiacca perché forse affidate a più PM; tranne il filone di Amato che è già praticamente fermo, nonostante le buste gialle!! Se provate a sfogliare i giornali di questi giorni farete salti di sconcerto, qui a Salerno sta addirittura crollando una piazza e tutto tace, qui a Salerno non si riesce a trovare nessuno da buttare in galera per l’inchiesta sul Consorzio Bacino Sa/2 nonostante i 154 avvisi di garanzia, qui a Salerno hanno tenuto nascosto il rischio bomba per 24 ore e nessuno dice niente. Non oso pensare se queste cose, tra le tante che ho ricordato, avessero riguardato il centro-destra cosa sarebbe successo. E’ su queste cose, dunque, che fin da subito il presidente Cirielli deve muovere la sua campagna politica cercando di entrare nell’immaginario della gente, proprio come ha fatto il suo pericoloso rivale presidiando la scena televisiva salernitana fin dal gennaio del 1994. Se così non sarà pagheranno tutti e, con buona pace dei sensi, Alberico Gambino e compagni continueranno a marcire, nel migliore dei casi, agli arresti domiciliari.
direttore: Aldo Bianchini
La vera emergenza democratica è quando ci si adopera in malo modo per acquisire potere all’interno del proprio contesto per poter fare, successivamente senza controlli, i fattacci propri.
La magistratura fa benissimo ad indagare sugli eventuali imbrogli effettuati in ambito congressuale.
Questi sono propedeutici all’acquisizione del potere e affidare al ” mal’affare” l’economia della politica.
Non mi meraviglierei, visto che il “nostro”, che sbadato ..???….il “vostro” da credito solo a chi ha i “pacchetti” di voti.
Da sempre “lui”…il vostro”….. ha scelto i “suoi” solo in base ai voti che portava con se………………….senza mai chiedersi(?) questi voti in che modo venivano acquisiti.
Questo lo posso affermare, perchè io stesso sono stato sotto la sua attenzione, quando si informava……..”ma quanti voti “ha”? ….., quanti voti può “influenzare”…?”.
Aspetto che si aprano anche per lui le cancellate della prigione di stato se saranno scoperti i suoi legami con il malaffare.
I carabinieri e la magistratura, in fin dei conti, sapranno fare bene il loro onorato lavoro per il bene della comunità, contro il vecchio modo “camorristico” di fare politica e per il bene del popolo salernitano.
In tanto gli consiglio,se gli è rimasto un po d’onore e per amore della divisa che portava, di dimettersi e lasciare che la giustizia faccia il suo corso senza attaccare chi critica il suo operato perchè non ha accettato di essere un suo “scendiletto”.
ai lettori…..
in bocca al lupo