SALERNO – Ringrazio vivamente Gianni Colucci de “Il Mattino” per avermi fornito la bella notizia (da commentare !!) in merito alla dichiarazione del direttore commerciale della Ryanair sullo scalo aeroportuale di Salerno. Al di là delle ormai solite mancate osservazioni della stampa, la cosa che mi ha sorpreso di più è stato il silenzio tombale dei tre personaggi politici salernitani presenti all’incontro. Difatti Cirielli, Bellacosa e Fasolino, probabilmente presi dall’ansia di pareggiare le balle sparate da Vincenzo De Luca ogni venerdì dalla tribuna televisiva in quanto a numeri, hanno subito enfatizzato le cifre sbandierate da Colin Casey che avrebbe dichiarato di voler portare a Salerno ben “duemilioni e cinquecentomila viaggiatori” ogni anno previo riammodernamento delle strutture aeroportuali ricettive e tecniche da realizzare nel giro di 18 mesi. Al posto dei tre io sarei rimasto prima esterefatto e poi avrei semplicemente detto a Casey <per piacere siamo stufi si ascoltare palle, ne sentiamo già tante ogni venerdì> ed avrei così liquidato la cosa. Anche perché, a ben leggere la stampa nazionale ed internazionale, proprio qualche giorno prima del fatidico incontro romano tra i “quattro moschettieri del volo” è stato proprio Colin Casey a dichiarare alcune incombenti difficoltà con la società che gestisce l’aeroporto intercontinentale di Barcellona per via dell’annunciato aumento clamoroso ed ingiustificato delle tasse che la Ryanair (nonostante l’esclusiva della gestione dei voli low-cost) dovrà pagare alla predetta società spagnola. Evidentemente il bravo Colin, preso dalla rabbia, ha cercato di impressionare gli spagnoli prefigurando un interesse diverso della sua compagnia aerea mettendo al centro un nuovo aeroporto che neppure in terra iberica conoscono più di tanto. Bene!!, detto questo, va comunque precisato che la proposta di Colin Casey potrebbe anche essere presa in considerazione a patto che Salerno diventi Barcellona, che l’aeroporto diventi intercontinentale e che Capodichino chiuda definitivamente bottega. Diversamente non c’è nessuna possibilità per far “decollare” in senso lato la nostra piccola realtà provinciale in campo aeroportuale a livello internazionale. Portare 2milioni e mezzo di viaggiatori vuol dire poter contare su un bacino di utenza almeno cinque volte più grosso, altrimenti bisognerebbe convincere i viaggiatori low-cost di Milano e Roma a deviare verso Pontecagnano prima di andare nelle direzioni desiderate. A che pro ed a quale costo? Davvero i nostri politici non finiscono mai di stupire. E’ anche vero che già nel settembre 2010 la compagnia di Michael O’ Leary (nella foto) si era già interessata all’aeroporto nostrano ma si trattava, in quel caso, di un interesse connesso al potenziamento del loro principale attrattore che era ed è lo scalo di Barcellona, altro che storielle e “palle buttate al vento”. Per i voli low-cost, è il caso di ribadire, contano i grandi numeri con cifre da capogiro, certamente non riconducibili a quei pochissimi viaggiatori che qualche volta preferiscono Pontecagnano a Napoli per i voli verso Olbia, Verona e Monaco grazie alla gratuità del parcheggio pontecagnanese. Insomma, per concludere, con la famosa frase storica salernitana che recita pressappoco così <<Se Salerno avesse l’aeroporto (il porto!!) Napoli sarebbe morto>>. Quindi i nostri politici pensassero prima a costruire davvero un aeroporto decente e accettabile invece di sperperare milioni di euro ogni anno per gettoni presenza e prebende varie, senza sparare palle. Perché uno specialista in palle lo abbiamo già ed è più che sufficiente. Alla prossima.
direttore: Aldo Bianchini
Carissimo Direttore, come sempre centri il problema, le bugie di De Luca (non le palle che sono un’altracosa) sono infinite, le dice talmente bene da convicere anche se stesso. L’appuntamento di venerdi con il Sindaco in TV ,è una è una farsa,rappresentata da due attori,Il Sindaco de Luca e quel grande suo intervistatore, un modo di fare giornalismo che offende l’intelligenza della gente.
Il comune che ha a rischio gli stipendi dei suoi dipendenti, continua a spendere soldi che non ha, la ragioneria è invasata tutti i giorni, da imprese che hanno effettuati lavori e non riescono ad incassare un euro. Bisogna raccontare alla gente, non le cose fantasiose di quando Salerno sarà Barcellona, ma quante opere sono ferme e di quante fatte e distrutte.
Direttore lei ricorda quando si diceva “Vicienz a funtana” di quelle fontane non è rimasta neanche la traccia………!