SALA CONSILINA – Si continua a lottare a Sala Consilina per evitare la soppressione del tribunale ed il suo accorpamento a Lagonegro. Manifestazioni di piazza, fiaccolate, scioperi degli avvocati e proteste varie, che non sembrano però scalfire la decisione già presa dal Governo che intende revisionare la geografia giudiziaria per ottenere i risparmi annunciati. Mentre nei giorni scorsi a più voci si era levato un flebile ottimismo sulla possibilità di un rinvio del decreto taglia tribunali,che aveva fatto tirare un sospiro di sollievo , da Roma arriva puntualmente la smentita . A darla è il Ministro della Giustizia in persona Paola Severino. Una doccia fredda che ha gelato gli animi nel mezzo della fiaccolata organizzata a Sala Consilina dalla Chiesa, e dai comitati cittadini pro tribunale, che ha visto la partecipazione tra gli altri del Sindaco del comune capofila del Vallo di Diano Gaetano Ferrari, del Presidente del Tribunale Antonio Sergio Robustella ( cittadino onorario del Vallo di Diano con pieno merito). Una passeggiata per le vie cittadine conclusasi in piazza con l’esibizione musicale denominata “ Concerto per la Giustizia”. Un fulmine a ciel sereno le dichiarazioni del Ministro, che hanno di fatto gettato la parola fine alla salvezza della giustizia nel Vallo di Diano. Queste le parole espresse; -”I tempi sono dettati dalla delega che scade il 13 e, dunque, non c’e’ spazio per tante discussioni. Alcuni parlamentari hanno parlato di criteri, altri di singole realta’. Credo che sia necessario continuare a parlare di criteri gia’ sapendo che nessuno mi apprezzera’ per quello che farò”’. Lo ha detto il ministro della giustizia Paola Severino al termine della riunione della Commissione giustizia a proposito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie sulla quale piovono le critiche ‘campanilistiche’ di molti parlamentari per il taglio di tribunali, sezioni distaccate e giudici di pace che sguarnirebbero i territori dei presidi di legalita’. Il ministro ha ricordato che ”spesso sbagliando si parla della revisione delle circoscrizioni ascrivendo la questione al tema della spending review, ma e’ un falso perche’ si tratta di una delega ricevuta dal governo precedente che portera’ si’ risparmio ma soprattutto maggiore efficienza”. Severino ha inoltre escluso che ”possa essere aggirata la regola del tre”, gia’ introdotta dall’emendamento Benedetti-Valentini, in base alla quale devono rimanere aperti tre tribunali per ogni distretto di Corte di Appello. Sulla delega, comunque, e’ previsto il parere obbligatorio ma non vincolante delle commissioni prima del suo ritorno in Consiglio dei ministro per la seconda e definitiva approvazione. Il Guardasigilli ha infine sottolineato che il fatto che il parere delle commissioni non sia vincolante non significa che, se arrivano buoni suggerimenti, ”non se ne terra’ conto”. Finora le ipotesi circolate sui tagli prevedono la chiusura di 28-32-36 tribunali, di 37 procure e di 220 sedi distaccate. Parte dei risparmi potrebbero essere inseriti nella spending review. Si parla di circa 50-70 milioni di taglio del debito.
direttore: Aldo Bianchini