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SALERNO – Il CSTP non può e non deve morire.Coloro che si renderanno responsabili della definitiva chiusura del CSTP possono considerarsi condannati dall’opinione pubblica della città e del territorio.Per chi ha avuto la possibilità di esaminare i bilanci della storica Azienda Salernitana non ci sono i presupposti economici del fallimento.Al contrario la situazione finanziaria è pesante e resterà tale fino all’approvazione di un piano industriale che rimetta in piedi l’Azienda.Nelle more occorre qualcuno che garantisca i fornitori,soprattutto il fornitore di gasolio per scongiurare il fermo degli automezzi.Non esiste una sola responsabilità per quanto sta succedendo.Lo spettacolo a cui siamo costretti a prestare attenzione vede protagonisti La Regione,la Provincia e il Comune di Salerno in primo luogo,la Provincia,tuttavia,ha dato segnali concreti di sostegno con un’anticipazione fatta non da molto e con l’impegno a rimodulare le tariffe all’esito dell’approvazione del Piano industriale.Occorrono subito due cose:la Regione Campania potrebbe sottoscrivere almeno un paio di milioni di euro di azioni del Consorzio ed il Comune di Salerno potrebbe versare una parte dei suoi debiti.Il tutto dovrà essere accompagnato da una riapertura del confronto su tutta la partita della Mobilità,compresa la Metropolitana di Salerno.Occorre dare potra di lungimiranza e di concretezza.