Carissimo Presidente, domenica, come Lei ben sa , ero in prima fila alla presentazione del CCN e ho ascoltato attentamente il suo intervento. Purtroppo credo che Lei o abbia dei problemi di memoria e, in tal caso, La invito a correre ai ripari o, come più probabile, abbia volutamente dimenticato di dare a Cesare quel che è di Cesare per pura faziosità e mi auguro non anche per fatti personali. Nel caso di specie il Cesare sarebbe il sottoscritto il quale quando era assessore al Commercio e all’Artigianato nella giunta Gravagnuolo ha ereditato dall’amico Servalli il Progetto del CCN in fase embrianale . Il sottoscritto con grande entusiasmo e impegno ha tirato fuori dal cassetto l’idea-progetto del CCN riuscendo a farlo classificare nell’elenco pubblicato sul BURC della Regione Campania al 2° posto dopo Napoli, ma prima di Salerno, Avellino e Caserta. La perimetrazione dell’area rientrate nel CCN, ritenuta fondamentale dalla Regione ai fini della bontà del progetto , è stata fatta su proposta e iniziativa del sottoscritto e non di altri. Questa è storia che trova fondamento nei documenti agli atti del Comune e non chiacchiere oltretutto non complete , come quelle ascoltate la sera della presentazione del progetto del CCN. Caro Presidente mi smentisca se quanto detto non corrisponde a verità e la prossima volta sia meno smemorato e fazioso.
Infine un consiglio: non consideri il CCN come un suo figlio o meglio della associazione di categoria che Lei rappresenta, ma figlio di tutti i commercianti e artigiani cavesi (anche se questi ultimi quella sera non sono stati proprio menzionati da Lei) iscritti o meno alle varie confederazioni. Solo così il CCN potrà avere qualche speranza di successo e produrre economia e turismo. Infine caro Presidente una domanda: perché solo una trentina di operatori economici su circa 300 insistenti nel perimetro del CCN hanno aderito al progetto? Ai posteri, anzi a Lei che rappresenta il CCN , l’ardua risposta ……. . Cava de’ Tirreni, li 06/06/2012 avv. Marco Senatore