PAGANI – “L’asino che vola”, così scrive in un suo lungo approfondimento l’ultraottantenne Guido Cutolo (suocero di Giuseppe Santilli) a commento delle lunghe e per certi versi affascinanti e contraddittorie fasi dibattimentali del processo “Linea d’ombra” in pieno svolgimento nel Tribunale di Nocera Inferiore. Guido Cutolo è un “vecchio totem” del mondo del lavoro e della politica dell’agro e dell’intera provincia di Salerno. “L’asino vola”, dice, e tutti si girano guardano in alto e ci credono o almeno fanno finta di crederci. Credono nella fine della politica, nel mancato ricambio dei suoi uomini, negli scandali che li coinvolgono, nell’azione della magistratura che spesso è ondivaga, nella presunta presenza dei giovani sul palcoscenico della gestione della cosa pubblica, nella promessa del “progresso sociale” e di nuovi posti di lavoro. E intanto l’asino che non vola ha prodotto –continua Guido Cutolo- il dissesto finanziario del Comune di Pagani, l’abbattimento brusco della credibilità delle imprese sui mercati locali e nazionali, l’attuale stallo dell’economia nell’attesa della recessione profonda, lo stop degli investimenti esterni a favore della comunità locale, il sospetto che tutti possano essere “camorristi”, la sfiducia da parte dei cittadini nei confronti degli amministratori e la fine anche dei minimi rapporti interpersonali tra i vari funzionari e dipendenti comunali. Insomma, secondo Cutolo, tutti sono contro tutti e finiscono di essere contro se stessi. Brutta storia, veramente brutta storia. “E’ stato buttato alle ortiche il lavoro di trent’anni -conclude Cutolo-, il lavoro iniziato alla fine degli anni ’70, continuato per poco da Marcello Torre e ripreso dal sindaco Alberico Gambino fin dal 2002. Questa volta il lavoro di ricostruzione e di rilancio dell’immagine di Pagani è stato interrotto non dalla camorra ma da personaggi imprenditori poco impegnati nel sociale e poco interessati allo sviluppo della comunità”. Questo, in sintesi, lo sfogo di Guido Cutolo che negli anni ’70 ed oltre è stato a lungo impegnato nelle varie giunte comunali dell’epoca. Il suo intervento, però, ha sollecitato la mia attenzione soprattutto in merito ai rapporti tra funzionari e dipendenti che sarebbero ormai drammaticamente compromessi tanto da essere ridotti a formali e fredde raccomandata a.r. pure per scambiare semplici carteggi o per chiedere delucidazioni sull’iter burocratico-amministrativo di alcune procedure. Mi sono addentrato nella vicenda ed ho scoperto un carteggio molto importante tra alcuni funzionari e la troika dei commissari, tutto basato su raccomandate postalli da una stanza all’altra. Veramente impressionante. La storia riguarda il rigetto da parte della GESET ITALIA spa (concessionaria privata dei servizi di tesoreria del Comune di Pagani) dei mandati di pagamento e di riscossione dei tributi sulla base di una convenzione scaduta il 31.12.2011 e non ancora rinnovata. Parte la prima raccomandata (n.0006047 del 27.02.12) con la quale la Geset offre il rinnovo della convenzione alle stesse condizioni. Nessuno risponde, anche perché per affidare questa attività occorre una “gara europea” che esclude ogni tipo di affidamento diretto, come è stato fatto per il passato. In data 22.03.12 la Geset (racc.n. 0009301) scrive al commissario Bruschi e al responsabile servizi finanziari che sarebbe disposta a continuare il servizio anche sulla base della convenzione scaduta. In data 24.04.12 (racc.n. 0012822) la Geset sollecita nuovamente evidenziando che la mancata riscossione della TARSU (tassa rifiuti) mette in difficoltà tutto il sistema del pagare/incassare. Il Comune tace, nessuno ha il coraggio di rispondere e intanto gli stipendi ai dipendenti non vengono pagati. Interviene, però, la segreteria generale e nella stessa giornata del 24.04.12 (racc.n.0012953) per sollecitare il responsabile finanziario del comune a spiegare i motivi del ritardo nell’indizione della nuova gara ricordando a tutti che la Geset ha l’obbligo di continuare il servizio per sei mesi anche in carenza di convenzione. La lettera viene inviata anche ai tre commissari che nel frattempo hanno preso il posto di Bruschi. Dopo due giorni risponde (racc. 0013491) ilo responsabile finanziario per dire che “non è stato possibile indire la gara per l’affidamento del servizio tesoreria perché deve essere prima approvato, dal Consiglio Comunale, il nuovo regolamento di contabilità, visto che quello precedente risale all’anno 2003 e necessitava di un aggiornamento”. A questo punto la segreteria generale riscrive alla Commissione Straordinaria una lunga relazione per spiegare nel dettaglio la situazione e per precisare che la mancata approvazione del Regolamento potrebbe avere ripercussioni sul bilancio di previsione con conseguente scioglimento del Consiglio. Premesso che la variazione del regolamento è finalizzata all’allineamento della convenzione di tesoreria con le linee europee, viene un dubbio molto forte. Vuoi vedere che il regolamento non viene variato perché si intende riaffidare, a trattativa diretta, il servizio di tesoreria ? Questo sarebbe veramente il massimo. Aveva ragione Guido Cutolo, Pagani rischia di sprofondare veramente nella notte dei tempi. Intanto ieri mattina (21 maggio) sul banco dei testi a carico si è seduto Salvatore Bottone, l’avversario politico n.1 del sindaco Gambino. Ne sono accadute delle belle. A domani.
direttore: Aldo Bianchini