MONTESANO/MARCELLANA – Si sono svolti nel pomeriggio di ieri nella chiesa Sacro Cuore Eucaristico di Montesano Scalo, i funerali del giovane centauro Davide Curcio di 23 anni, morto venerdì pomeriggio in seguito ad un violentissimo incidente stradale Avvenuto sulla ss 19 nei pressi del bivio di Padula. Migliaia le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto al ragazzo. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Sala Consilina, che stanno ricostruendo l’esatta dinamica del sinistro. Due grossi striscioni affissi all’entrata della chiesa” Ciao Davide”.Era un ragazzo che affrontava con gioia e determinazione la sua giornata, amava il suo lavoro, molto legato alla famiglia, ben voluto e stimato da tutti. Commovente l’omelia , – La felicità, il dolore, i sacrifici, le speranze, le soddisfazioni, le delusioni della vita passano tutte in un attimo, un attimo troppo intenso per poter essere interpretato e descritto-. Gli amici ancora increduli, i familiari impietriti, migliaia le persone che affollavano la chiesa e la piazza antistante, scene strazianti di dolore immenso hanno accompagnato l’intera cerimonia funebre. –“Con il tuo sorriso e la tua simpatia rimarrai sempre nei nostri cuori”- questa la frase ricorrente che i tanti amici presenti ripetevano a gran voce. Dopo il rito un applauso di vicinanza al dolore che la famiglia Curcio sta inesorabilmente attraversando. La comunità montesanese , un intero comprensorio, si stringono intorno all’ennesimo figlio scomparso in questa guerra silenziosa della strada, e non faranno mancare alla famiglia di Davide, l’affetto e la forza per ricominciare, anche se di fronte a una simile tragedia tutto appare senza senso. Il corteo, si è incamminato verso il cimitero comunale, dove la bara del giovane è stata tumulata. Anche lì tante persone, gli amici di sempre, che non sono riusciti trattenere le lacrime per l’amico che porteranno sempre nei loro cuori. Intanto continuano le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Sala Consilina per tracciare la giusta linea sulla dinamica del sinistro che ha causato la morte del giovane centauro. Da indiscrezioni si evince che il ragazzo pochi istanti prima dell’impatto, si sarebbe fermato col rosso al semaforo del crocevia di Padula, ripartito, dopo appena 200 metri si è schiantato contro l’utilitaria guidata dal commerciante di Padula intenta (sempre secondo indiscrezioni) a svoltare sulla sinistra per accedere ad un’area commerciale. Questo il momento preciso della collisione che ha stroncato la vita del 23enne. Elementi questi che sono al vaglio degli inquirenti, che stanno verificando anche le immagini fornite dalle telecamere della filiale della BCC di Buonabitacolo che si trova a pochi metri dal luogo del sinistro. Poche le notizie che trapelano, le indagini sono condotte nel massimo riserbo. Una brutta pagina di cronaca che ci catapulta sull’annoso problema della insicurezza delle strade del Vallo di Diano, che nonostante i continui appelli lanciati a più voci , restano le più rischiose e pericolose della Regione. Tante le buche presenti nelle nostre arterie, tanti i tratti che al tramontar del sole restano al buio completo, tanti i pericoli che si nascondono per pedoni ed automobilisti, una realtà sotto gli occhi di tutti, in molte zone per lo più periferiche del territorio. Un problema da tanti messo in evidenza, ma che stenta ad essere preso in considerazione. Tante le promesse dei politici che hanno speso parole e scritti, specie dopo che si è consumato un sinistro dalle conseguenze mortali, si è cercato sempre il colpevole facendo il vecchio e glorioso gioco dello scarica barile.
direttore: Aldo Bianchini