CONFCOOPERATIVE CAMPANIA: finalmente … Scafuri

 

Aldo Bianchini

NAPOLI – Era nell’aria da tempo e finalmente la buona notizia è arrivata dall’hotel Ramada di Napoli: Salvatore Scafuri è il nuovo presidente di Confcoopertive della Campania.

Giovane, di appena 41 anni, di bell’aspetto, look sempre perfetto, capacità professionali ed organizzative i massimi livelli; da Salerno fino a Roma (dove siede nel consiglio nazionale di Confcooperative, passando per Napoli dove da pochi giorni è “presidente di Confcooperative Campania”; una carriera sempre in progress, quasi come se fin da piccolo avesse mangiato pane e cooperative.

E’, in buona sostanza, uno dei massimi esperti nazionali ed internazionali dei sistemi assai complicati delle cooperative di ogni ordine e grado; e si è distinto negli ultimi anni per il lavoro svolto nella promozione di cooperative di comunità e di comunità energetiche rinnovabili (CER), e nella costituzione del Consorzio ‘Campania Energy Community’, di cui è presidente.

Nella recente elezioni, tenutasi presso l’hotel Ramada di Napoli, con i 347 riportati ha sbaragliato la concorrenza oppostagli dall’altra candidata Palma Elena Silvestri.

Scafuri è l’immagine più completa di un manager di oggi con chiare proiezioni verso tutte le innovazioni tecnologiche ed economiche del futuro; insomma una garanzia assoluta di linearità e di legalità in un mondo che a giusta o ingiusta ragione è stato da sempre definito come il “mondo di mezzo”.

Ed è stato giusto premiare Scafuri con la presidenza regionale, nell’attesa di quella nazionale; non fosse altro perché il giovane presidente è riuscito a dare al mondo delle cooperative da lui toccato non una luce riflessa ma una luce propria, trasparente e molto condivisibile; anche perché, diciamocelo con franchezza, il movimento cooperativo in questo Paese è uno dei riferimenti assoluti della mini e media economia, non sommersa ma ben esposta alla luce del sole, con migliaia e migliaia di lavoratori che occupano fasce ben individuate e individuabili in tantissimi ambiti produttivi.

 

 

 

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