Don Peppe Diana, ricordando il suo impegno civile e religioso che ha lasciato un profondo segno nella società Campana

da Pietro Cusati ( Giurista-Giornalista)

Don Peppe  Diana cercava di aiutare la gente comune che si trovava in difficoltà. Era un sacerdote che amava confondersi tra la gente, girava per il paese in jeans e non in tonaca; aveva   deciso che dalla sua faccia doveva emergere trasparenza, lui era così come appariva. La sua voce era divenuta un grido che scuoteva le coscienze. Le sue non erano prediche  ma ragionamenti ricchi di esempi, di nomi e di cognomi, di denunce etiche e politiche. Era  nato  a Casal di Principe, (Caserta) , il 4 luglio 1958, da una famiglia di proprietari terrieri. Nel 1968 entrò in seminario ad Aversa dove frequentò la scuola media e il liceo classico. Successivamente continuò gli studi teologici nel seminario di Posillipo a Napoli , sede della Don Peppe  Diana, ricordando il suo impegno civile e religioso che  ha lasciato un profondo segno nella società Campana Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale. Qui si laureò in teologia biblica e poi in Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli. Nel 1978 entrò nell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), prima capo reparto dell’Aversa 1, poi assistente del gruppo, impegnato in zona e in regione, assistente nazionale dei Foulards Blancs, assistente generale dell’Opera pellegrinaggi Foulards Blancs. Essere prete e scout significava per lui la perfetta fusione di ideali e di servizio.  Fu ordinato sacerdote nel marzo 1982. Dal 19 settembre 1989 divenne parroco della parrocchia di San Nicola di Bari in Casal di Principe, suo paese natale, e successivamente anche segretario del vescovo della diocesi di Aversa, monsignor Giovanni Gazza. Insegnò materie letterarie presso il liceo legalmente riconosciuto del seminario Francesco Caracciolo, nonché religione cattolica presso l’istituto tecnico industriale statale Alessandro Volta e l’Istituto Professionale Alberghiero di Aversa.   . Aveva iniziato a realizzare un centro di accoglienza dove offrire vitto e alloggio ai primi immigrati africani .

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