VALLO di DIANO: sul problema furti la politica valdianese implode su se stessa

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Non sarà vero, ma il problema furti notturni nelle abitazioni del Vallo di Diano credo che stia diventando non solo paradossale ma anche, purtroppo, soltanto una battaglia sul piano politico con schermaglie decisamente personali tra presidenti (anche ex) della Comunità Montana, tra sindaci ed ex sindaci, tra assessori ed ex assessori, tra consiglieri comunali ed ex consiglieri comunali, addirittura tra Prefetti, Questori e capitani dei Carabinieri; il tutto nell’ambito della guerra per chi arriva per primo sul pezzo (così si dice in gergo giornalistico) nel disinteresse totale della conclusione del vero problema che è e resta quello dei furti.

Senza dimenticare il diniego da parte dell’ex presidente della Comunità Montana della sala riunioni solo perché richiesta dall’ex sindaco di Monte San Giacomo, e senza mettere da parte ii silenziatore adottato dai Comuni di Monte San Giacomo e Teggiano (per citarne solo alcuni) nei confronti dei due consiglieri di minoranza (Accetta e D’Elia) rei di aver avanzato più volte richieste specifiche di consigli comunali urgenti con al centro il grosso problema.

Bella roba, davvero complimenti a tutti i protagonisti di questa squallida vicenda. Ribadisco “squallida vicenda” perché se si mette al centro di un problema così grosso l’interesse politico-personale non si va da nessuna parte; eppure parliamo di fazioni politiche che nella maggior parte dei casi sono tutte inquadrabili nel centro sinistra.

Nel mio ultimo articolo sull’argomento c’è stata qualche imprecisione (più che confusione !!) come giustamente fattomi rilevare dall’ex sindaco di Monte San Giacomo; ed è giusto, quindi, in ragione della complessità del problema che viene da lontano (ameno da quarant’anni indietro) mettere un po’ di ordine:

  • Agli inizi del mese di dicembre 2022 l minoranza “Monte San Giacomo nel cuore” e il gruppo “Salesi” chiedono alla C.M. l’utilizzo della sala riunioni per un incontro con il prefetto Russo; per insulse ragioni di orari di lavoro dei dipendenti la sala viene negata. La riunione si sposta, dunque, a Padula nella sala multimediale della Chiesa di S. Alfonso; riunione che viene celebrata il 16 dicembre 2022 alla presenza del prefetto Francesco Russo e pochissimi sindaci; il prefetto, bontà sua, nega la drammaticità del problema. Si scatena, poi, una bagarre tra l’allora presidente della CM Cavallone e l’ex sindaco di Monte SG Accetta per l’obbrobrioso diniego della sala riunioni della CM.
  • Il 18 aprile 2024, su sollecitazione di alcuni sindaci, si celebra a Sala Consilina un nuovo incontro; questa volta è il prefetto Francesco Esposito a rassicurare tutti sull’attenzione che il Comitato Sicurezza provinciale dedicherà al problema; chiacchiere, sempre e solo chiacchiere.
  • Il 12 luglio 2024 l’allora capitano dei Carabinieri Roberto Bertini parla ai sassanesi (cine-teatro Totò) per dire che, statistiche lla mano, non esiste alcun problema furti.
  • Il 28 febbraio 2025, quasi nelle stesse ore, Accetta da un lato (Monte SG) e D’Elia dall’altro (Teggiano) invitano le rispettive amministrazioni a inserire nell’ordine del giorno dei consigli comunali il problema furti; silenziatori comunali.
  • Infine il 10 marzo 2025 il coordinatore del PSI – Centro zona del Vallo scrive al presidente della CM Vittorio Esposito per suggerire, anche, proposte di risoluzione del problema.

 

Cosa succederà adesso ? facile la risposta: chiacchiere soltanto chiacchiere con nuovi incontri pubblici; tanto la risoluzione del problema può aspettare, se ne riparlerà sicuramente prima delle prossime elezioni.

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