Alleanze e collaborazioni per promuovere lo viluppo delle zone interne

 

dal prof. Nicola Femminella (giornalista – scrittore)

 

Due tavoli di lavoro nella fase conclusiva hanno fornito risultati positivi per gli impegni assunti da coloro che li hanno promossi. Intorno ad essi si sono trovati, in tempi diversi, rappresentanti delle istituzioni, muniti di spirito di servizio con il quale esplicano responsabilità e funzioni pubbliche, e cittadini desiderosi di adoperarsi per il proprio ambito territoriale.

 

Il primo tavolo è stato concertato qualche mese addietro presso la sede della Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino. Un incontro preliminare è stato utile per verificare la fattibilità di un possibile accordo di collaborazione tra i 44 Comuni che intendono portare avanti il Progetto del Turismo archeologico Europeo e la Sovrintendenza. Esso è stato oltremodo cordiale.  In tale occasione io e il prof. Renato Di Gregorio abbiamo avuto modo di costatare la vocazione che la Sovrintendente Raffaela Bonaudo e le sue collaboratrici Simona Di Gregorio e Maria Tommasa Granese coltivano per la tutela e valorizzazione dei beni culturali nell’intera provincia. Nell’occasione c’è stato modo di illustrare il progetto adottato dai 44 Comuni riguardante la costruzione di una rete con tutti i siti archeologici presenti nei quattro comprensori del Cilento, Vallo di Diano, Alburni, Golfo di Policastro, estesa ad alcune città europee che si affacciano sul Mediterraneo. Tale progetto si propone di utilizzare l’ingente patrimonio archeologico ritrovato nella vasta parte della Campania meridionale da inserire in un percorso europeo. Si trova disseminato nei nostri piccoli musei e custodito nei depositi di ogni dove, a cominciare dal Museo Archeologico provinciale di Salerno. Lo si vuole valorizzare e porlo a fondamento e a promozione del settore turistico.  Tale risorsa, infatti, utilizzata con sapienza e ben studiato slancio imprenditoriale, potrà di certo fornire ricchezza e posti di lavoro ai nostri giovani.

Nell’incontro si è avuto un costruttivo confronto di idee e la comunicazione di intenti e propositi, corredata da dati concreti e dagli obiettivi che potranno essere perseguiti, tramite un percorso ben costruito.

Ciò ha consentito di concordare un protocollo d’intesa con il quale si sono stabiliti i preliminari della collaborazione, sicuri che tale rapporto potrà essere utile per le comunità che abitano nei luoghi interessati, riportate anche nelle delibere di Giunta Comunale dei 44 Comuni, che hanno aderito al progetto.

 

Dopo quel colloquio e dopo una pausa dovuta all’avvicendarsi dei Sindaci nel Comune di Ascea, capofila del progetto, in data 17 gennaio u.s. è stato sottoscritto il protocollo dalla Sovrintendente dott.ssa Bonaudo Raffaela e l’avv. Stefano Sansone, in rappresentanza dei 44 Comuni, nel frattempo eletto sindaco di Ascea. Tutto lascia intendere che l’atto in questione produrrà impulsi vitali al piano di lavoro da intraprendere.  Si spera che l’iniziativa possa segnare un esempio da seguire e che si diffonda tra tutti coloro che detengono responsabilità pubbliche rispetto all’utilizzo delle nostre risorse e la società civile, sensibile alla ripresa dei territori più svantaggiati.

 

Il secondo tavolo di lavoro si è materializzato il 23 gennaio u. s. nella sala della Presidenza della Provincia di Salerno con il Presidente facente funzione dell’ente, Giovanni Guzzo. Con me, il prof. Francesco Abate, illustre esperto di Storia dell’Arte del meridione d’Italia e l’artista della pietra di Padula, Giovanni Cancellaro. Quest’ultimo da tempo è impegnato nel creare opere d’arte con la pietra di Padula, per ricordare i secoli trascorsi, quando il prezioso materiale alimentava la produzione di manufatti e oggetti vari nelle numerose botteghe all’interno della Certosa di Padula. L’oggetto dell’incontro questa volta era “La Biennale d’arte del Meridione” un obiettivo che con ostinata e incontenibile determinazione porta avanti da alcuni anni Giovanni Cancellaro, per valorizzare la Certosa di Padula, prima certosa sorta in Campania, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1998. É questo un monumento di importanza mondiale, non premiata da una presenza significativa di visitatori, così come merita la sua riconosciuta magnificenza.

Il giorno 24 settembre del 2024 la Biennale ha fatto il suo esordio nel panorama delle manifestazioni di grande interesse nel nostro Paese. L’ evento non ha deluso le aspettative e ha prodotto un risultato positivo e assai persuasivo, non del tutto previsto, che ha avuto una vasta eco su tutti i mezzi di informazione. Ventitré illustri artisti provenienti dalle regioni meridionali hanno inviato le loro opere e concorso allo strepitoso successo del primo passo realizzato. Poiché l’alto grado di livello della mostra, appalesatosi già con l’inaugurazione della rassegna, richiede un onere finanziario e un impegno organizzativo di rilievo, si sono avviati i contatti con le autorità provinciale e regionale. Si spera che ognuna di esse voglia valutare positivamente l’iniziativa culturale. Da qui il primo appuntamento con il Presidente Guzzo.

Le conclusioni hanno evidenziato impegni ben definiti per entrambi le parti. Si sono approfondite le ragioni abbastanza ambiziose del progetto; la sua validità e importanza per la crescita di un territorio dotato di ingenti e preziose risorse naturalistiche, storiche e culturali; si sono approfondite le conseguenze positive che l’iniziativa potrà apportare all’economia e alle comunità delle nostre zone interne, da secoli afflitte da fenomeni di emigrazione, oggi praticata anche da giovani laureati e diplomati. Ancora una volta si è riconosciuta la monumentalità della Certosa e i suggestivi borghi che le fanno da corona e il forte richiamo turistico per migliaia di visitatori.

Il Presidente Guzzo ha ascoltato con attenzione l’intervento del prof. Francesco Abate che ha ampiamente illustrato il valore culturale dell’evento, le possibilità di successo dell’iniziativa e come essa possa adattarsi alle attese del Mezzogiorno d’Italia. Prendendo poi la parola, ha illustrato le possibili soluzioni da mettere in atto, nonostante il ridotto lasso di tempo avuto a disposizione per focalizzarle e fare una prima verifica della loro fattibilità. Al termine si è deciso di redigere in tempi brevi un primo protocollo d’intesa tra l’ente Provincia e “ Padulaturismo.it Società Cooperativa di Comunità Vallo di Diano, Cilento, Sele e Tanagro”, che si propone, fra l’altro “…la promozione e lo sviluppo della comunità di Padula e dell’intero territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni…”,  il cui presidente è G. Cancellaro.

Sarà organizzato a breve l’incontro per sottoscrivere il Protocollo d’intesa e procedere alla valutazione e verifica di alcune soluzioni di cui si è discusso.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *