L’ALBERO DI NATALE (9): i migranti, la presunzione morale dei giudici,  l’arroganza della politica … e il “click day”

 

Aldo Bianchini

SALERNO – In questi giorni ho finito di vedere “The Recruit” (seconda edizione, con sei puntate di una serie televisiva molto celebrata su Netflix) brillantemente inserita, a livello internazionale, tra la CIA e i servizi segreti di mezzo mondo in un tumultuosa sequenza di azioni, di corruzioni e di uccisioni; tutto in nome e per conto dell’unico vero dominatore della scena mondiale: il denaro.

Fin dalle scuola elementari mi hanno insegnato che dove ci sono i soldi (privati e/o pubblici, pochi e/o troppi) c’è corruzione; un principio che vale sia a destra che a sinistra, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Di fronte a questo principio i PM (Pubblici Ministeri) si pongono sempre male, come se loro non avessero frequentato le scuole elementari ma fossero stati catapultati direttamente nelle varie Università degli Studi con la peculiarità, tutta rientrante nella presunzione morale dei giudici di questo Paese, di potere e sapere scegliere le categorie e/o i partiti politici soggetti alla corruzione, facendo passare con grande abilità che la corruzione sta tutta a destra e pochissimo a sinistra; così come la cultura sarebbe tutta a sinistra e niente  destra.

Sanno benissimo che non è così e che non funziona così, ma ovviamente non lo ammetteranno mai e poi mai; invece di autocatapultarsi direttamente nell’università avrebbero fatto meglio, prima, a fare un giretto a New York dove sul finire degli anni venti il magnate petrolifero John Davison Rockefeller Jr. cominciò a coltivare l’idea di costruire un nuovo complesso di edifici nella zona di Midtown Manhattan, a New York: Il famosissimo Rockefeller Center (su un terreno che guarda caso era di proprietà della  Columbia University) nel bel mezzo del quale edificare, in oro, le tavole dei dieci comandamenti rockfelleriani: “”E fu così che la mattina del 10 aprile 1947 si sentirono tuoni e lampi abbattersi nei pressi dell’Hotel Monte Pellegrino. Il Dio Mercato finalmente apparve tra le nubi e ordinò a Hayek di raggiungere la cima. Hayek salì e trasalì. Il Dio Mercato allora esclamò con forza: “Hayek, scendi dalla montagna, e benedici i tuoi pellegrini, falli miei discepoli””. In pratica Rockfeller aveva rivisto e corretto i veri dieci comandamenti incentrando i suoi soltanto sul “Dio denaro”, imprimendoli su due tavole di piombo con le scritte in oro zecchino.

E non mi venissero a dire, quindi, che nessuna delle ONG operanti nel Mediterraneo siano immuni da cattive tentazioni; per accendere i motori di una nave e per farla navigare per giorni, mesi, anni ci vogliono soldi su soldi; dovrebbe essere dettagliatamente spiegato da dove arrivano questi soldi e soltanto allora crederò (turandomi il naso !!) che nessuna delle ONG salva-migranti sia implicata in loschi traffici come ha incominciato a dimostrare la Procura di Salerno (capeggiata da Giuseppe Borrelli che le elementari le ha fatte sicuramente !!)) con l’inchiesta “click day” (nata da una costola della denuncia che la Meloni depositò presso la Procura Nazionale Antimafia alcuni mesi fa e della quale scriverò più diffusamente in un altro editoriale) che al momento registra l’arresto di 36 personaggi tra i quali Nicola Salvati (tesoriere del PD Campania) subito sospeso dal partito ma al quale bisogna comunque concedere il beneficio di innocenza fino d eventuale sentenza definitiva.

  Invece la nostra magistratura, almeno quella di Palermo e Catania, si è trastullata con la mania di accusare chi (come Salvini che le elementari le ha frequentate !!, forse solo quelle, ma le ha fatte benissimo) invece stava cercando di capire se tutte le ONG fossero davvero innocenti; grazie alla magistratura siamo arrivati al punto di santificare un soggetto come la  Carola Rakete (oggi addirittura eurodeputata) che da miliardaria aveva il vizietto di speronare con la sua nave salva-migranti le nostre navi della Guardia di Finanza. Siamo davvero al ridicolo planetario.

Ebbene nella serie tv “The Recruit” si parla delle ONG in maniera devastante e si arriva a classificarle come centri di potere e di corruzione forzata e drammaticamente violenta in ogni suo aspetto e/o complicazione imprenditoriale – politica e giudiziaria.

Alle ONG, per il nostro Paese, aggiungerei i CAF, le aziende agricole fantasma per assunzioni fittizie, i flussi normali dei migranti, i centri Caritas gestiti dalla Chiesa, per arrivare al blitz del giugno 2024 della Procura di Napoli e quello recente del 3 febbraio 2025 della Procura di Salerno; ma di tutto questo avremo tempo e modo di scrivere.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *