SASSANO: un’orchidea per il tribunale

Aldo Bianchini

SASSANO – Qualcuno potrà leggere questo mio articolo come un atto di eccessivo “buonismo” nei confronti del sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, ed anche del mio amico Pietro Cusati (detto Pierino). Per me è invece sostanzialmente la chiave di lettura del mio modo di esercitare il difficile mestiere di giornalista da persona assolutamente libera non solo da vincoli economico-politici ma anche, se non soprattutto, da blocchi mentali di qualsivoglia natura. In quest’ottica sono veramente libero di esprimere il mio pensiero, senza timori o tentennamenti. Detto questo, passo all’argomento che è, semplicemente, quello sviluppatosi sotto gli occhi di tutti nel corso della cerimonia  di sabato mattina (12 maggio 2012) nel salone di Palazzo Babino dove sono stati insigniti con l’orchidea d’argento due grossi giornalisti campani Massimo Milone del “Tg3” e Edoardo Scotti di “La Repubblica” alla presenza del presidente dell’ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli. Ebbene al di là della cronaca dell’avvenimento, pur interessante e produttivo sotto il profilo dell’immagine per la comunità sassanese, è stata la presenza del dott. Antonio Sergio Robustella (Presidente del Tribunale di Sala Consilina) che mi ha colpito in particolar modo. Qual è il punto. Tommaso Pellegrino, sindaco, è riuscito in un colpo solo a produrre più effetti positivi contro la temuta soppressione del tribunale che non le tante manifestazioni (assolutamente apprezzabili) messe in scena dall’ordine forense, dalle varie categorie professionali, dai vari comuni ed anche dagli studenti e dai semplici cittadini. Perché dico questo. Lo dico perché la presenza del dott. Robustella è stata molto importante in quanto con grande abilità dialettica e con grande signorilità ha subito legato pubblicamente con il mondo dell’informazione che conta (La Repubblica, il Tg/3 Campania e l’Ordine dei Giornalisti) e che potrebbe dare un risolutivo contributo alla risoluzione del gravissimo problema. Mettere insieme allo stesso tavolo il Presidente del tribunale e tre esponenti della grande informazione non era impresa facile e in questo il sindaco Pellegrino è stato un ottimo regista che ha saputo avvalersi al momento giusto della persona giusta, Pietro Cusati. Quest’ultimo ha sapientemente e diligentemente cucito i rapporti tra l’informazione e l’ufficialità giudiziaria, guidando ottimamente l’intera manifestazione, garantendo e sostenendo la presenza, anche fisica, del presidente Robustella e l’approccio (non sempre facile!!) con la stampa. Complimenti, non sarei stato capace di fare altrettanto. Non è possibile oggi avanzare ipotesi su quanto accadrà domani; sta di fatto che i tre esponenti dell’informazione si sono pubblicamente impegnati a sostenere la causa della sopravvivenza del Tribunale di Sala Consilina. Il massimo è stato raggiunto quando il presidente Robustella si è alzato in piedi ed ha stretto la mano, uno per volta, a Milone, Scotti e Lucarelli. Una scena d’altri tempi, molto bella e significativa, non mi era mai capitato di vedere che un alto esponente della Magistratura si alzasse dal suo posto per stringere calorosamente la mano ai giornalisti. Dobbiamo abituarci a questo nuovo Presidente ed al suo modo, veramente moderno e produttivo, di amministrare la giustizia. E’ arrivato da pochi mesi a Sala Consilina ma ha già cambiato il volto all’intero palazzo in cui ora si respira un’aria diversa, più abbordabile, più aperta e, certamente, più umana rispetto al passato. Non vorrei esagerare ma, oggi, entrando nel palazzo di giustizia di Sala Consilina si ha quasi la sensazione di entrare in un palazzo di vetro e nella casa di tutti per avere, finalmente, giustizia. Anche la lettera che ha scritto al Presidente della Repubblica evidenzia i segni che qualcosa è cambiata in positivo nella guida  del Tribunale. Ci auguriamo che l’impegno professionale, umano e organizzativo del presidente Antonio Sergio Robustella produca da subito gli effetti da tutti sperati e che lo spettro della soppressione del Tribunale si allontani definitivamente.

One thought on “SASSANO: un’orchidea per il tribunale

  1. Ma come vengono scelti i premiati? I premiandi conoscono quello che si da per il territorio compredo il mio lavoro di recupero di tutta la memoria del Vallo di Diano?Sanno che ho riscritto un programma di rilancio del territorio esaltandone la sua autonomia ed i suoi rapporti con la Provincia e la Regione? Dubito e quindi dubito anche dei premi ( con tutto il rispetto) ecquindi da un’ attivita’ intelligentemente inventata come le Orchidee a relazioni sociali e premi ad uso di comodo

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