Solo un vero amico ti dice quando hai il viso sporco….

 

da Rocco Cimino (docente)

Questa è una frase di una straordinaria valenza etica su cu cui è necessaria un’attenta e profonda riflessione. In una società come la nostra in cui domina l’ipocrisia, la sudditanza umana, culturale e politica, in cui manca il coraggio di esternare il proprio pensiero per non urtare la suscettibilità del satrapo di turno, occorre affermare con forza che il nostro silenzio nuoce al progresso della comunità e all’Italia intera. Un uomo veramente libero non nasconde la testa sotto la sabbia e dice che non sempre le associazioni culturali promuovono la cultura nel proprio paese ma si limitano solamente ad organizzare sagre, passeggiate ecologiche, concerti con dispendio di soldi pubblici, che potrebbero essere utilizzati per fini più vantaggiosi per il territorio come aiutare i nostri giovani talenti, organizzando momenti di intrattenimento musicale, canoro e artistico. Per l’amore che nutro per il mio paese e per il Vallo, una volta ricco e invidiato da tutti, affermo che alcuni nostri amministratori, da vent’anni circa non hanno avuto un progetto che potesse essere da volano per il futuro del nostro territorio. Centri storici che si spopolano, ospedale di Polla depotenziato, ospedale di Sant’Arsenio agonizzante, tribunale chiuso, il carcere idem, ferrovia dismessa, comando di polizia stradale sottorganico, strade dissestate, collegamenti inesistenti. E non bastano o meglio non sono sufficienti progetti come il borgo dell’accoglienza, le case vacanze, il turismo religioso ma vanno potenziati altri settori come incentivare un’agricoltura di prodotti di qualità, creare un mercato agricolo, ripristinare il Tribunale di Sala Consilina e la tratta ferroviaria Salerno-Lagonegro, potenziare il comando di polizia o chiedere l’istituzione di un Commissariato di polizia, promuovere, attraverso un battage pubblicitario, le bellezze artistiche e paesaggistiche dei nostri luoghi, sconosciuti alla maggioranza dei nostri connazionali e agli stranieri, sperando che i nostri paesi tanto amati dagli Americani, Inglesi, Tedeschi possano essere per loro motivo di interesse come avviene per i paesi della Toscana, dell’Umbria e delle Marche e… E non è sufficiente affermare che la trasmissione Rai della Santa messa sia un segno che il Vallo non è morto ma addirittura che essa può essere motivo di sviluppo per le aeree interne non solo del Salernitano ma di tutti i paesi della Campania. Queste considerazioni francamente mi lasciano sbalordito e non aggiungo altro. Solo chi ti è amico ti dice quando hai il viso sporco… sostengo che la scuola, la nostra amata ed odiata istituzione, per la sua funzione altamente educativa e formativa deve ritornare ad essere al centro dell’interesse della nostra classe politica e non solo ma dell’intera collettività. Una scuola degna di questo nome non permette l’utilizzo indiscriminato dei telefonini in classe per copiare le versioni di latino, i questionari di storia, di geografia, di scienze, di risolvere i problemi di matematica. Una scuola seria non consente di svolgere le attività extracurriculari nelle ore curriculari, non costringe gli studenti a frequentare progetti con il ricatto dei crediti formativi. Una scuola realmente formativa farà comprendere ai giovani che le regole, lo studio serio e sistematico sono necessari per la loro crescita, umana, culturale e sociale. E la nostra società ha bisogno di giovani preparati, perché la preparazione produce crescita anche sotto il profilo economico. Lo studio, è ovvio, richiede impegno e costanza, niente si apprende senza sacrificio, chi afferma il contrario vuole una società di semianalfabeti, infatti a chi comanda danno fastidio le persone pensanti, in quanto ci vogliono tutto proni, sottomessi ed ubbidienti. Il pensiero libero, oggi più che mai, è inviso alla classe dirigente, chi esce fuori dal coro è osteggiato ed inviso. E nel dire che la lezione frontale è sottoposta ad un attacco ingiustificato da parte dei “cosiddetti esperti di metodologia didattica” che esaltano in modo acritico la tecnologia non mettendo in evidenza anche le problematicità del suo utilizzo eccessivo e poco produttivo nell’apprendimento, si è considerati arretrati e metodologicamente inefficaci. La lezione frontale, invece, richiede preparazione, impegno, studio, passione, proprietà di linguaggio, carisma che alcuni docenti non posseggono, ed ecco spiegato il motivo per cui è tanto vituperata. Essa può essere un valido aiuto al docente per creare un ambiente di apprendimento disciplinato e attento, consente di adattare il suo metodo d’insegnamento ai bisogni reali degli alunni, favorisce la capacità di ascolto e di attenzione, è utile al dibattito e alla discussione in classe. Oggi i progetti stanno sostituendo le discipline, io credo, invece, che le discipline abbiano una valenza didattica e formativa ancora notevole e che i progetti devono essere ridimensionati e soprattutto scegliere argomenti di grande spessore culturale che possano realmente aiutare a crescere i nostri giovani. Ebbene se le statistiche ci dicono che il quaranta per cento dei giovani non riescono a comprendere ciò che leggono qualcosa nella scuola non ha funzionato e ciò dovrebbe essere motivo di una riflessione seria ed onesta. L’utilizzo intelligente degli strumenti tecnologici nella didattica, le esercitazioni in classe e a casa, la discussione di passi antologici di autori che hanno segnato la storia del tempo possono essere d’aiuto per comprendere il presente, sono da prendere in seria considerazione e non vanno sottovalutati.  E un altro grave pericolo s’affaccia all’orizzonte: l’IA. Essa porterà alla sostituzione di alcuni lavori umani con la perdita di molti posti di lavoro, un altro problema ad essa legato è quello della sicurezza, l’utilizzo non corretto potrebbe essere motivo di violazione della privacy, con conseguenze etiche e legali e molti altri problemi che sarebbe lungo elencare. Io non sono contro la tecnologia, che è senza dubbio utile in molti campi ma mi preoccupa la sua eccessiva esaltazione e in una società in cui gli uomini sono sempre più schiavi delle macchine, penso che il nostro futuro non sarà roseo.

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