Aldo Bianchini
SALERNO – Nel recente passato ho già scritto (forse anche troppo) delle scelte politiche dell’on. Federico Conte (figlio d’arte, e che arte !!), andando spesso controcorrente ma precisando che, ovviamente, il pio pensiero vale meno dell’asso di coppe in una briscola di denari.
Sarebbe, quindi, sufficiente, far riferimento ai miei precedenti articoli per commentare l’ultima scelta di “Federico”, quella di privilegiare Elly Schlein come unica titolare dei un virtuale Partito Democratico che, l momento, si regge su una maggioranza non espressa dal partito storico ma figlia spuria di quelle disastrose primarie aperte che hanno consentito anche a chi, come me, di votare per divertimento e inquinamento del risultato.
Una scelta che in otto mesi (dal maggio 2024) è passata dal PD-PD con l’appoggio incondizionato alla candidatura di Lucia Annunziata per le Europee e dal maldestro tentativo di riavvicinarsi al PD-De Luca (luglio 2024, nel Bar Moka, presente Enzo Luciano), per arrivare alla clamorosa dichiarazione di questi giorni:
LA DICHIARAZIONE: Alla domanda della nota giornalista Erika Noschese di “leCronache.it” ha risposto <<La provocazione giornalistica è suggestiva perché si fonda su una vicenda regionale, quindi su una falsa premessa. C’è un solo Partito democratico, guidato saldamente da Elly Schlein>>. Sommessamente mi chiedo come tutto ciò sia possibile, cioè maturare delle convinzioni su elementi e dati sbagliati mi sembra davvero come porgere l’altra guancia verso tutti quelli (e sono la reale maggioranza) che già stanno complottando contro quel pezzo di partito democratico governato dalla Schlein. E ritorno a ripetere che c’era, come c’è, l’unica grande strada per il ritorno in politica della “Conte family”, ovvero la strada del Partito Socialista Italiano che è lì dietro l’angolo ad aspettarlo.
LA STRADA MAESTRA: La strada maestra resta quella del PSI che ormai è stata dimenticata; eppure Federico avrebbe potuto sganciarlo finalmente dal “sistema di potere politico deluchiano” e riportarlo sulla retta via, senza incartarsi in vicoli stretti e forse ciechi, semmai anche con l’aiuto di Enzo Maraio prima che venisse unto dal signore con la nomina alla direzione di quell’ufficio a Bruxelles per coordinare l’attività di tutti gli europarlamentari della Campania. Purtroppo in questi ultimi anni le celte di Federico non sono mai state all’altezza di quelle del fratello Emmanuel che a Milano, nella giunta Sala, funge da “ministro dell’economia” della regione più ricca in assoluto.
COME FINIRA’: Sinceramente la vedo nera, anche perché bisogna augurarsi che la Schlein rimanga in sella (cosa difficilissima) almeno fino alle regionali se non addirittura alle prossime politiche. In caso contrario davvero non ci sarà più alcuna possibilità di un ritorno concreto, e non a chiacchiere, alla politica che la “Conte family” ha saputo fare alla grande, e non solo quanto portò il PSI slernitano al famoso 33%.
L’ “Io”, rimane predominante.