PONTE TANAGRO: l’unica verità

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Se c’è una verità sullo scandaloso ritardo dei lavori di ripristino del PONTE TANAGRO (sito nell’agro del Comune di Padula, ma anche a pochi metri dal confine con il Comune di Sassano) questa verità passa attraverso due personaggi in particolare: Pietro Cusati detto Pierino (giornalista e segretario dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano) e Rosario Trotta (politico locale, attualmente commissario della LEGA per il Vallo di Diano) che abita a non più di 50 metri in linea d’aria rispetto al ponte ormai chiuso dal 29 ottobre del 2021.

Pietro Cusati: è stato l’unico giornalista del Vallo di Diano a dimostrare un’attenzione particolare, quasi quotidiana, verso l’insensata chiusura del ponte senza neppure una prova di carico come prescrive la legge. E’ stato capace di far intervenire addirittura “Striscia la notizia” per un ottimo reportage televisivo sulla squallida vicenda. Ha tenacemente rivolto appelli, anche da questo giornale, verso tutti i politici locali che si sono distinti per la loro totale insipienza operativa. Si è recato anche a Palazzo Sant’Agostino per parlare direttamente con il tecnico responsabile della direzione dei lavori soltanto apparentemente iniziati ma mai seriamente avviati. Nel tempo si è guadagnato l’appellativo di “Ponte Cusati” concessogli dal consigliere regionale Tommaso Pellegrino.

 

 

 

Rosario Trotta: E’ giovane, forse inesperto, ma ama profondamente la politica; è riuscito a ritagliarsi un ruolo ben preciso nel variegato e strumentale mondo della politica locale; è il commissario della Lega per il Vallo di Diano. Come tale si sta impegnando con tutte le sue forze per la risoluzione dell’ormi annosa vicenda del ponte che sta producendo disagi alla circolazione e danni abbastanza vistosi a tutte le attività commerciali della zona. Oggi è il promotore di una un’interrogazione sollecitata al consigliere provinciale Giuseppe Del Sorbo (Lega) per portare il “problema ponte Tanagro” direttamente nel consiglio provinciale in programma la prossima settimana. Ovviamente vanno seguiti gli esiti che, quando si parla di questa politica politicante locale, non sono mai certi, mai ravvicinati ed assolutamente poco comprensibili. Politica che, la notizia è di qualche giorno fa, si è recata in delegazione scomposta (c’erano Esposito, Curcio, Cimino, Biancamano e Capuano, tra gli altri) presso la Provincia per perorare, forse !!, la causa del ponte. E’ stata annunciata da Esposito una conferenza stampa; l’attendiamo con ansia.

Tutto il resto: Tutto il resto, dopo Cusati e Trotta, è giusto individuarlo per le rispettive responsabilità nella politica locale, nella gente che non reagisce e negli ultimi arrivati che cercano di accreditarsi meriti che non hanno.

La politica: è semplicemente disarmante, a cominciare dai Comuni di Padula e di Sassano, più degli altri direttamente interessati; con il primo che omise di richiedere subito (nell’ottobre 2021) gli atti per verificare se era stata fatta dai tecnici provinciali la prescritta prova di carico e il secondo che non è mai riuscito a dare il giusto e fermo impulso verso la risoluzione attesa da tutti anche se a suo merito è da ascrivere almeno la riqualificazione della strada provinciale che ha sostituito la mancanza del ponte, e non è poco. Men che meno hanno fatto qualcosa di risolutivo i due consiglieri regionali valdianesi. Tutti sono caduti nella trappola del taglio del nastro (voluto dall’allora potente Franco Alfieri) trasformatosi in una macchietta alla napoletana con l’assenza dell’impresa che aveva vinto l’appalto; insomma la deposizione della prima pietra senza il muratore. Eppure non mancarono abbracci e baci al potente di cui sopra, da parte di tutti i politici presenti, che promise il nuovo ponte nel giro di 150 giorni o poco più, ed era il luglio del 2023.

La gente: Nonostante i gravissimi disagi e i tanti danni che la gente subisce ogni giorno da oltre tre anni, quella stessa gente non reagisce e non ha eppure seguito l’indicazione del giornalista Cusati che aveva spinto per la creazione di uno specifico comitato. A dire il vero qualcuno si è mosso, ma lo ha fatto soltanto a livello personale e, soprattutto, per mettersi in mostra per qualche minuto sulle frequenze delle tv locali, poi niente di niente.

Gli ultimi arrivati: Squallido squallore per chi, e non sono pochi, dopo anni di silenzio cerca di mettersi in mostra per guadagnare qualche attimo di notorietà pensando di potersi accreditare nell’immaginario collettivo, distratto e poco presente, la presunta soluzione.

 

 

 

2 thoughts on “PONTE TANAGRO: l’unica verità

  1. … e le Aquile della Regione, Provincia e Comuni stanno a guardare …. sul Ponte non osano Parlare…..

  2. Gentile Direttore, tutto è vergogna.
    È vergognoso che un ponticello, che non sarebbe caduto probabilmente manco con un missile della Federazione Russa, sia stato appaltato per un importo che sputa in faccia alla povertà, cifra fatta lievitare addirittura a più di 2 milioni di euro.
    È vergognoso pure che la gente conferma sempre gli stessi politici tagliatori di nastri che ormai intendono la politica come un mestiere e non come un servizio al cittadino. Ogni altra considerazione potrebbe essere superflua!
    Vito Fico

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