L a Giudice del Tribunale di Catania Iolanda Apostolico si è dimessa dall’ordine giudiziario, il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha accolto la sua richiesta di lasciare la magistratura . «Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria». Lo scrisse alcuni anni fa ,in tempi non sospetti, l’illustre giurista, docente e Avvocato Piero Calamandrei.Il Consiglio Superiore della Magistratura ha accolto le dimissioni dal 15 dicembre 2024 della giudice del Tribunale di Catania , Iolanda Apostolico, con un solo voto di astensione. La giudice era finita al centro di polemiche ad avviso dell’Associazione nazionale magistrati che aveva indetto una assemblea nel novembre 2023 per “gli attacchi alla giurisdizione e la pesante denigrazione dei singoli magistrati che hanno adottato provvedimenti in materia di protezione internazionale”. Il risultato dell’inchiesta dell’Ispettorato del ministero della Giustizia non aveva portato a un possibile procedimento disciplinare nei suoi confronti. A tutela della giudice Apostolico il Csm aveva aperto una pratica. Secondo una nota della giunta dell’Anm di Catania ,gli “attacchi, peraltro ripetuti a mo’ di stillicidio”, “nulla hanno a che vedere con la professionalità del magistrato e con le specifiche decisioni adottate nell’esercizio della funzione giurisdizionale, ma appaiono unicamente mirati a screditarne la figura”. Secondo il Ministro Matteo Salvini :’’ Ognuno nella sua vita privata fa quello che vuole però aver visto un giudice essere in piazza in mezzo a gente che dava degli assassini e animali ai poliziotti non mi lascia tranquillo. Chi ha girato il video non mi interessa, mi stupisce che questo giudice continui a fare il suo lavoro sullo stesso dossier liberando immigrati che i questori vogliono trattenere. Dio non voglia che uno di questi clandestini compia un atto di violenza».”Queste dimissioni turbano l’intera magistratura. Il nostro ruolo comporta un’esposizione al giudizio pubblico. Tuttavia, quando questo non si confronta con gli argomenti esposti nei nostri provvedimenti, ma viene maldestramente orientato sulle nostre persone, è la nostra vita privata ad essere esposta ad attacchi che generano effetti intimidatori. La mancata presa di posizione del Csm sugli attacchi a Iolanda Apostolico, aggrava questo senso di isolamento che da individuale, tende pericolosamente a diventare collettivo”. Lo ha dichiarato il segretario di Magistratura democratica Stefano Musolino, in seguito alle dimissioni, accettate dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, della giudice del tribunale di Catania Iolanda Apostolico. “Un magistrato più debole, più esposto alle critiche anche per ordinarie scelte di vita piuttosto che per la qualità dei suoi argomenti giuridici, rischia di essere un magistrato meno autonomo ed indipendente che non si domanderà solo quale soluzione giuridica sia la più adatta al caso che deve valutare, ma quale sia quella che lo mette meno a rischio di vedere la sua vita privata investigata ed esposta al publico giudizio. Un magistrato non più soggetto solo alla legge, ma esposto alla forza d’intimidazione del più forte. Un magistrato lontano dal bisogno di giustizia che i cittadini attendono dalle nostre decisioni”.