MICHELE INGENITO: è morto un uomo perbene

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Ha lottato fino all’ultimo respiro contro un male che ormai da qualche anno lo teneva sotto costante pressione fisica e psicologica; alla fine non ce l’ha fatta ed ha lasciato questa valle di lacrime per sempre.

E’ ritornato alla “Casa del Signore” il prof. Michele Ingenito, giornalista – scrittore – ex presidente del cda di Carisal, già docente universitario presso l’UNISA di “lingua e cultura inglese” nella facoltà di giurisprudenza, e soprattutto mio caro amico da sempre.

Da qualche anno viveva con la moglie Laura a Toledo in Spagna dove continuava ad esercitare la sua grande passione di scrivere romanzi su romanzi, alcuni dei quali tradotti in spagnolo e inglese; questi i romanzi per i quali si era speso di più rispetto agli altri suoi scritti letterari: Quando morirà il silenzio – Figlio di un Dio minore, il Moro di Venezia – La luna color sangue – Orizzonti di mezzanotte (dedicato ad un presunto attentato a Silvio Berlusconi in costiera amalfitana che il Cavaliere apprezzò moltissimo); tutti tradotti in inglese e spagnolo grazie all’attenta supervisione di Laura e tutti andati a ruba non solo in Italia ma anche negli USA e in Spagna.

Ma è stato, almeno per me, soprattutto un amico ed un compagno inimitabile per lunghissime passeggiate sul lungomare di Salerno con sereni e costruttivi confronti sui vari ambiti della vita politica e sociale.

Ricordo una giornata di qualche anno fa trascorsa nella sua casa dell’amata Atrani; la sua ospitalità connessa alla sua grande e innata umiltà mi fecero capire meglio l’uomo che dentro di lui palpitava di vita e di slancio verso il prossimo. Ma era anche timido e poco invasivo fino al punto da apparire quasi triste nei suoi atteggiamenti.

Poi tutto d’un colpo diventò radioso, gioviale e dialogante; nella sua vita era entrata Laura, una giovane donna di Toledo che aveva conosciuto per motivi legati alle sue opere letterarie; si legarono entrambi in un indissolubile rapporto che Michele ha vissuto pienamente fino all’ultimo suo respiro. Con Laura aveva toccato il cielo, quel cielo che da poche ore lo ha accolto per sempre.

Aveva vissuto e saputo superare anche momenti abbastanza bui per via di una vera e propria congiura giornalistico-giudiziaria che aveva vinto dopo una lunga battaglia legale contro il quotidiano più prestigioso del Mezzogiorno “Il Mattino”.

Ma era stato anche il consigliere-interprete dell’allora ministro per le aree urbane on. Carmelo Conte fin dentro gli immensi saloni del Palazzo dell’ONU a New York; e i suoi stupendi reportage giornalistici avevano ancor più ingigantito la figura dell’ex ministro.

Lo avevo sentito appena qualche settimana fa subito dopo la disastrosa alluvione di Valencia per dirmi che non aveva corso pericoli; dal tono della voce non capii che forse stava vivendo i suoi ultimi giorni di vita; anzi mi parve abbastanza in forma dopo lo scampato pericolo.

Ci lasciammo con la promessa di risentirci a breve; purtroppo non accadrà mai più.

 

One thought on “MICHELE INGENITO: è morto un uomo perbene

  1. Si lo conoscevo il professore Michele Ingenito ..peccato…
    Un amante di felini grazie alla moglie
    Sig Laura
    Professore RIP

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