da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

In Italia la parola sociologia si collega al nome del sociologo Franco Ferrarotti, maestro,professore emerito e decano della sociologia Italiana, è morto il 13 novembre 2024, all’età di 98 anni , a Roma. E’ stato anche deputato nel Parlamento per la terza legislatura, eletto per il Movimento di Comunità “Nelle fumose stanze’’. Nel 2005 è stato nominato Cavaliere di gran croce.Una figura scientifica di profilo internazionale che ha contribuito all’inserimento della sociologia nelle istituzioni scientifiche italiane. Era nato a Palazzolo Vercellese il 7 aprile 1926, si era laureato in filosofia all’Università di Torino nel 1949 con una tesi su “La sociologia di Thorstein Veblen”. Ha svolto la carriera accademica all’Università “La Sapienza” di Roma,fino al 2002. Nel 1961 Ferrarotti ottenne la cattedra , dopo aver vinto il primo concorso bandito in Italia di sociologia . Nel 1962 contribuì alla creazione della Facoltà di sociologia dell’Università di Trento, dove ebbe la seconda cattedra di sociologia. Negli Sessanta Ferrarotti ha condotto una serie di ricerche sul sindacalismo, sui movimenti sociali, la trasformazione del lavoro, le comunità locali e la sociologia urbana. Ferrarotti è stato fondatore, con il filosofo Nicola Abbagnano, nel 1951 dei “Quaderni di sociologia”, di cui fu direttore fino al 1967, anno in cui dette vita alla rivista “La critica sociologica”, da allora è stato sempre il direttore. È stato tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d’Europa, responsabile della divisione dei progetti di ricerca dell’Ocse a Parigi. Nominato direttore di studi alla Maison des Sciences de l’Homme di Parigi nel 1978, è stato insignito del Premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei nel 2001 e del titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2005. Era presidente onorario dell’Associazione Nazionale Sociologi. Ha insegnato nelle università di Chicago, Boston, New York, Toronto, Mosca, Varsavia, Colonia, Tokyo e Gerusalemme.L’editore Marietti ha pubblicato l’Opera omnia di Ferrarotti composta da sei volumi per un totale di cinque mila pagine.Prima di avviarsi alla carriera accademica, Ferrarotti fu il più stretto collaboratore dell’imprenditore Adriano Olivetti (dal 1948 al 1960), elaborando il progetto politico e sociale di Comunità. Fu deputato indipendente nel Parlamento durante la terza legislatura (1959-63), in rappresentanza del Movimento di Comunità fondato da Olivetti, di cui prese il posto dopo le sue dimissioni dalla Camera. Ha pubblicato “Un imprenditore di idee. Una testimonianza su Adriano Olivetti” (Edizioni di Comunità, 2001) , sull’esperienza parlamentare ha pubblicato “Nelle fumose stanze. La stagione politica di un ‘cane sciolto’” (Guerini Studio, 2006).Fra le opere principali di Ferrarotti : “Sindacati e potere” (Edizioni di Comunità, 1954); “La protesta operaia” (Edizioni di Comunità, 1955); “La sociologia come partecipazione” (Taylor, 1961); “Max Weber e il destino della ragione” (Laterza, 1965); “Trattato di sociologia” (Utet, 1968).