da Antonio Cortese (giornalista)
A tre anni dalla pubblicazione del quarto volume, il “letterato metropolitano” Sergio Insegnante ri-esordisce nuovamente con l’edizione di Bruno Libri scrivendo un centinaio di frasi di saggezza contemporanea.
Il formato del libricino é un altro classico da allegare all’acquisto in edicola o per il pensierino originale da dedicare agli affetti del momento per compleanni, onomastici e ricorrenze.
Non come le solite dichiarazioni siglate dagli autori “famosi e non” reperibili sul web, gli aforismi del salernitano si distinguono per immediatezza e semplicità. Senza fronzoli aulici, volutamente intesi a lasciare un segno nella memoria dei nuovi lettori selvaggi del meltin-pot internauta.
Ma proprio come un file elettronico, l’opuscolo di Insegnante è fruibile in maniera random come volendo sfogliare un mazzo di carte di un chiromante: le risposte implicite nelle frasi forniscono al lettore quella pausa introspettiva che si stava cercando, che dormiva nell’inconscio sopito dal frettoloso flusso quotidiano di ognuno.
Citarne alcuni sarebbe come un finale di film proiettato già durante la sigla iniziale. Ma almeno la copertina , stilizzata da un lunare fiore soffione sparpagliato al vento, suggerisce quella misteriosa fortuna fugace ai pensieri di chi legge, o piccole fortune effimere, consolatrici o rivelatrici, desiderate e rincorse, inseguite da ciascuno oggi più di ieri tra sogni, speranze e realtà.
