da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

Il 3-4 ottobre 2024 si svolgerà  a Roma,nella sede dell’Antitrust, il G7 delle Autorità di Concorrenza sull’intelligenza artificiale,sono previste  35  delegazioni di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti e della Commissione Europea . Una  importante occasione per promuovere la cooperazione,lo  scambio di conoscenze e definizione di una visione condivisa per il futuro della politica di concorrenza tra i Paesi del G7 nell’era dell’intelligenza artificiale. L’evento si articolerà in due sessioni di lavoro, a porte chiuse, che si terranno il pomeriggio del 3 ottobre e la mattina del 4 ottobre. La prima sarà dedicata alle attività di monitoraggio ed enforcement antitrust attuali e future; la seconda a questioni di policy e normative. Filo rosso della discussione saranno l’intelligenza artificiale e i problemi di concorrenza ad essa legati, visto l’impatto trasformativo dell’IA sulla  economia e sulla nostra società .Il G7 sarà “un’importante occasione per promuovere collaborazione, scambio di conoscenze e definizione di una visione condivisa” sul tema tra i Paesi membri ,il Presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli ha detto che : “Ancora una volta Roma conferma di essere città simbolo di dialogo e di cooperazione internazionale , un luogo per discutere sfide e opportunità globali”. Roberto Rustichelli ,  magistrato ordinario, è Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dal 6 maggio 2019.E’ stato Presidente del Collegio B del Tribunale delle Imprese di Napoli con competenza  sulle controversie risarcitorie per violazione della normativa antitrust per l’intero Sud Italia, nonché Presidente di Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. Ha ricoperto il ruolo di Vice capo di Gabinetto del Ministro delle Attività Produttive ed è stato Consigliere giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in vari governi.  Dal 2009 al 2013 è stato anche Membro del Comitato Nazionale per la lotta contro le frodi comunitarie. Si ricorda,inoltre, che sull’intelligenza artificiale, il Presidente del Garante della  privacy Prof. Pasquale Stanzione ha scritto  al Parlamento e al Presidente del Consiglio  facendo presente che è necessario individuare una  Autorità di vigilanza indipendente e imparziale ,rappresentando che il Garante per la protezione dei dati personali possiede i requisiti di competenza e indipendenza necessari per attuare il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale coerentemente con l’obiettivo di un livello elevato di tutela dei diritti fondamentali.La recente approvazione dell’AI Act da parte del Parlamento europeo  “impone agli Stati membri alcune scelte essenziali sulle norme di adeguamento degli ordinamenti interni”. L’incidenza dell’IA sui diritti suggerisce di attribuirne la competenza ad Autorità caratterizzate da requisiti d’indipendenza stringenti, come le Authority per la privacy, anche in ragione della stretta interrelazione tra intelligenza artificiale e protezione dati e della competenza già acquisita in materia di processo decisionale automatizzato.L’AI Act  si fonda sull’articolo 16 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che è la base giuridica della normativa di protezione dei dati, e lo stesso Regolamento sull’intelligenza artificiale prevede il controllo delle Autorità di protezione dei dati personali su processi algoritmici che utilizzino dati personali.La sinergia tra le due discipline e la loro applicazione da parte di un’unica Autorità è quindi determinante per l’effettività dei diritti e delle garanzie sanciti  suggerendo in proposito una riflessione a Parlamento e Governo.