La Redazione
SALERNO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento che Rino Avella (consigliere comunale di Salerno) ha tenuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale:
“”Egr sig. Sindaco, signori della giunta, egr. colleghi consiglieri comunali.
Ancora una volta sottopongo all’attenzione sua, signor Sindaco, alcune istanze che la cittadinanza rassegna a me ed a tutti noi. Questioni degne della massima attenzione da parte di questa Amministrazione della cui maggioranza il Partito Socialista Italiano, ricordo, fa parte.
Amministrazione che però a queste istanze non dà risposte risolutive. Oramai da anni non dà risposte.
– Per una Salerno più moderna e sicura da tempo in Consiglio Comunale e nelle apposite Commissioni ripetiamo e riaffermiamo la necessità della riapertura, almeno alle due ruote, del sottopassaggio di collegamento tra via Torrione e via Mobilio, nel senso mare-monti;
– da anni ripetiamo la necessità della istituzione nell’area di via Carrella di una bus station gestita, dotata di servizi per il personale di bordo e le migliaia di passeggeri che mensilmente usufruiscono delle autolinee private per collegamenti a medio-lungo raggio nazionali ed internazionali;
– così come ripetiamo e qui oggi riaffermiamo la assoluta necessità che il Comune proceda al recupero dei cospicui crediti vantati nei confronti di alcune società sportive. Crediti maturati negli anni a fronte dell’uso di alcune strutture comunali sulla base di precise convenzioni.
Strutture per le quali le stesse società poi pubblicamente si lamentano, accusando il Comune ma omettendo di raccontare che non pagano i canoni. Società che utilizzano quelle strutture per offrire attività di base a fronte di abbonamenti medi per le famiglie – va detto – nient’affatto di tipo ‘sociale’.
Magari, signor sindaco, destinando ad esso l’80% dei canoni recuperati (che ammontano a centinaia di migliaia di euro), il settore dell’impiantistica sportiva potrebbe meglio rispondere alle esigenze di manutenzione ordinaria e straordinaria e gravare di meno, finanziariamente, sulla collettività.
Queste e tante altre sono le questioni tanto impellenti quanto stagnanti, rispetto alle quali registro un inammissibile silenzio. Qui non si tratta di rispondere a Gennaro Avella ma di onorare il patto con i cittadini amministrati, la maggioranza dei quali ha eletto noi Consiglieri e lei, signor sindaco, affidandoci il compito di amministrare la città per risolverne i problemi. Cosa che a mio parere non stiamo facendo come dovremmo e potremmo.
Silenzio che interpreto come un segnale anche politico nei miei riguardi. Di cui prendo atto.
Signor Sindaco, a mio parere l’Amministrazione è chiamata a cambiare passo.””