da Pietro Cusati Giurista-Giornalista)

L’Europa è in ritardo con l’innovazione e la digitalizzazione, occorre un nuovo slancio,una nuova spinta economica . La produttività come chiave di volta per il rilancio europeo. L’Europa deve crescere per restare fedele ai propri valori di prosperità, equità e inclusione sociale. A  Bruxelles,Mario Draghi , ex presidente del Consiglio italiano e della Banca Centrale Europea (BCE), ha presentato un dettagliato rapporto di 400 pagine sulla competitività dell’Unione Europea  (UE). Un campanello  dallarme al Parlamento europeo,negli ultimi decenni la competitività europea è diventata soggetta a una serie di  freni strutturali, come la capacità di innovazione in ritardo, prezzi dell’energia più elevati, carenze di competenze, necessità di accelerare rapidamente la digitalizzazione e di rafforzare urgentemente le capacità di difesa comuni dell’Europa.  Il documento mira a fornire all’UE nuove direttrici attraverso riforme strutturali e investimenti mirati per recuperare terreno rispetto a Stati Uniti e Cina. La perdita di competitività nei confronti delle grandi potenze mondiali, come gli Stati Uniti e la Cina richiede produttività,riduzione delle dipendenze economiche,sfide climatiche e inclusione sociale. Il  rapporto Draghi suggerisce la necessità di semplificare i processi decisionali all’interno dell’UE, eliminando l’ostacolo del voto all’unanimità su determinate questioni strategiche. Estendere,quindi, il voto a maggioranza qualificata a nuove aree, in modo da evitare blocchi decisionali e favorire una maggiore cooperazione tra gli Stati membri. Punto focale del rapporto è la questione del debito e degli investimenti. L’UE dovrebbe continuare ad emettere strumenti di debito comune, seguendo l’esempio del NextGenerationEU, per finanziare progetti congiunti volti a migliorare la competitività e la sicurezza europea. Il rapporto Draghi propone anche di aumentare i finanziamenti europei per la Ricerca e Sviluppo nel campo della difesa, con l’obiettivo di migliorare la cooperazione industriale tra i Paesi membri e rafforzare la capacità difensiva comune dell’Europa. Questi investimenti sono essenziali per garantire la sicurezza e la competitività dell’UE in un contesto globale sempre più complesso.Il rapporto di Draghi offre soluzioni concrete per superare la sfida, un compito che spetterà ai leader europei e alle istituzioni dell’UE. Solo attraverso un cambiamento radicale l’Europa potrà ritrovare la competitività perduta e garantire un futuro prospero ai suoi cittadini. La necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie, dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni.  Draghi ha  espresso soddisfazione per il fatto che molte delle sue idee avevano già trovato posto nelle linee guida politiche presentate dalla Presidente Ursula von der Leyen , per il suo secondo mandato come Presidente della Commissione . Draghi ha  anche sottolineato che è  necessario un livello di cooperazione senza precedenti per raggiungere gli obiettivi  che il Parlamento europeo deve essere il punto focale di questo sforzo visto che i deputati sono più vicini alle persone e all’Europa di chiunque altro.