da Angelo Giubileo (avvocato – filosofo)
LA NUOVA EUROPA
La nuova Commissione Europea, organo di governo politico dell’UE, nasce senz’altro sotto diversi auspici rispetto alla precedente, ancorché diretta dalla “popolare” Ursula von der Leyen. Per l’occasione – nel perdurare di una crisi europea prima economica, poi sanitaria e infine militare – l’ex Governatore Mario Draghi ha ribadito l’urgenza di una politica condivisa, che faccia leva essenzialmente sulla compartecipazione al debito dei singoli Paesi membri.
Obiettivo che, allo stato attuale delle cose, appare senz’altro difficile. Se non impossibile, per motivi essenzialmente geopolitici, legati cioè alla garanzia e tutela degli interessi dei singoli Paesi membri. E tra questi, in primis, l’interesse alla sicurezza interna ed esterna ai confini nazionali.
Motivo per cui, l’Unione Europea ha viceversa condiviso la strategia di difesa anglo-americana, basata non soltanto su un interesse militare comune ma anche su una visione (vision) culturale comune.
Tanto premesso, la proposta della nuova Commissione Europea prevede la nomina di 26 commissari rappresentanti dei Paesi membri, di cui 14 “popolari”, 5 “socialisti”, 5 “liberali”, 1 “conservatore” e 1, l’ungherese Oliver Varhelyi, aderente al gruppo dei cosiddetti “patrioti”. E quindi una percentuale di aderenti al partito popolare che, inclusa la Von der Leyen, raggiunge il 55,5%.
La novità politica è inoltre rappresentata dalla nomina di 6 vicepresidenti esecutivi, di cui l’italiano Fitto (Ecr), la spagnola Ribera (Psoe), il francese Séjourné (Liberale) e 3 rappresentanti dell’est europeo: la finlandese Virkkunen (PPE), la romena Minzatu (PSOE) e l’estone Kallas (Liberale), la quale sarà anche l’Alta Rappresentante per la politica estera e di sicurezza.
E quindi tre vicepresidenti, 2 di area baltica e 1 al confine sud dell’Ucraina, più il conservatore Raffaele Fitto con delega alle politiche di coesione e riforma. Oltre alla nomina del lituano Kubilius, ritenuto un falco antiputiniano, con delega alle politiche di difesa internazionale. In linea, quindi, con la supposta nuova strategia generale europea di protezione e difesa dei confini interni ed esterni.
Angelo Giubileo