La politica del rottamatore

Il “figliol prodigo”, questo l’ultimo appellativo dell’iniziato “rottamatore”, è ricomparso ieri sulla scena del festival dell’Unita’ di Pesaro.
Ad attenderlo, la curiosità di pochi, ma non i soliti immancabili media, il cui potere è senz’altro quello di moltiplicare gli accessi e i consensi.
“Ancora tu/Ma non dovevamo vederci più…”, così cantava il grande Lucio Battisti, e sono passati soltanto otto anni dal referendum del 2016 e dalla promessa: “Se vince il NO, cambio mestiere e lascio la politica”.
Nel frattempo, mancata la promessa, il Vostro ha continuato l’opera di rottamatore… Quasi come se, lo dico scherzosamente (!), dove passi lui non cresca più l’erba. Ultima promessa, altro che programmi: “Farei tutto per far cadere Meloni”.
Anche cambiare mestiere e lasciare la politica?

F.to: Angelo Giubileo  (avvocato – filosofo)

 

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