Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono terminate con altre medaglie importanti, tra cui anche quella della Nazionale italiana femminile di volley, che ha conquistato per la prima volta nella storia la medaglia d’oro.
Questa è stata l’Olimpiade in cui l’Italia ha superato in termini di medaglie quelle d’oro (ben 12), rendendo la prestazione del Belpaese a questi Giochi Olimpici anche meglio di Tokyo.
Questa è stata l’Olimpiade di giovani generazioni che accettano senza rimpianti anche un quarto posto, come Benedetta Pilato che davanti ai microfoni afferma di essere rimasta contenta della sua prestazione, nonostante per un centesimo fosse vicina al podio. Alla sua prima Olimpiade a soli 19 anni, Benedetta Pilato ha dato una lezione di grande umiltà, incarnando uno dei principi fondamentali che Pierre de Coubertin auspicava in questi giochi, che “l’importante non è vincere, ma partecipare”. La sua gioia purtroppo è stata ridicolizzata da alcuni giornalisti Rai e da ospiti come la ex schermidora Di Francisca, senza escludere le polemiche scaturitesi poi sui social.
È stata l’Olimpiade della pugile algerina Iman Khelif che, dopo la gogna mediatica subita dopo l’incontro durato meno di un minuto contro l’italiana Angela Carini, ha dimostrato di essere la più forte boxer del torneo, battendo tutte le avversarie fino alla finale aggiudicandosi l’oro, alla faccia della politica nostrana che si è soffermata, con atteggiamento da puritano, sulla presunta mascolinità dell’atleta. La Khelif tra l’altro, tramite i suoi legali, ha anche annunciato di fare causa per cybercullismo ai vari haters e anche nei confronti di personalità politiche come Donald Trump e anche quelli che ricoprono attualmente dicasteri importanti dell’attuale governo, in prima fila il Ministro Matteo Salvini. Lo stesso linciaggio mediatico l’ha subita pure la puglie taiwanese Lin Yu-Ting, anche lei medaglia d’oro nel pugliato, con i legali pronti a fare causa agli haters.
È stata l’Olimpiade di Sara Errani e Jasmine Paolini, le tenniste che hanno portato la medaglia d’oro nel torneo doppio vincendo contro le tenniste neutrali (provenienti rispettivamente dalla Russia e dalla Bielorussia). A rendere il torneo delle due atlete incredibilmente avvincente sono state la grinta e la freschezza di Jasmine Paolini affiancata dall’esperienza di Sara Errani. È stata l’Olimpiade di Alice Bellandi che ha vinto l’oro nel Judo, categoria 78kg, e che è andata di corsa a baciare in mondovisione la sua compagna, sotto lo sguardo sorpreso della Premier Giorgia Meloni che era presente per la gara.
È stata l’Olimpiade di Lorenzo Musetti che ha conquistato il bronzo nel tennis. Musetti è entrato nei cuori di tutti gli appassionati, visto che il tennis italiano ha riposto le speranze su di lui a causa dell’assenza di Jannik Sinner. Nonostante la sconfitta in semifinale contro l’eterno Novak Djokovic, Musetti è riuscito a portare una medaglia importantissima per tutto il movimento tennistico italiano.
È stata l’Olimpiade del turco Yusef Dikeç, che insieme alla compagna di squadra Ilayda Tarhan, ha conquistato la medaglia d’argento nella gara a squadre mista di pistola ad aria compressa dai 10 m; la sua immagine nella quale Dikeç spara senza occhiali protettivi e con una mano in tasca, ha fatto il giro del web, diventando un meme. Chiunque avrebbe pensato ad un personaggio ideale per un gangster movie per quella posa, addirittura c’è chi l’ha paragonato a Clint Eastwood ai tempi degli Spaghetti western di Sergio Leone.
È stata l’Olimpiade del diciannovenne Mattia Furlani che ha vinto la medaglia di bronzo per il salto in lungo, una medaglia che torna in quella specialità ben 40 anni dopo il bronzo conquistato a Los Angeles da Giovanni Evangelisti; è stata l’Olimpiade di Alice D’Amato e di Manila Esposito che si sono aggiudicate rispettivamente la medaglia d’oro e la medaglia di bronzo nella ginnastica artistica alla trave; le due ginnaste conquisteranno anche l’argento nella ginnastica ritmica a squadre. Iconica resterà l’esultanza di entrambe sul podio che mordono le medaglie, esultanza poi copiata dalla cinese Zhou Yaqin, finita seconda.
È stata l’Olimpiade dell’americana Simone Biles, rinata dopo la pausa forzata dopo l’Olimpiade di Tokyo 2020: la Biles ha conquistato tre ori rispettivamente nel volteggio, nella gara a squadre e in quella individuale e un argento nel corpo libero.
È stata l’Olimpiade da dimenticare per Gianmarco Tamberi la cui prestazione è stata al di sotto di ogni aspettativa, anche a causa delle sue condizioni di salute.
È stata l’Olimpiade di Luigi Samele che ha conquistato uno storico bronzo nella sciabola.
È stata l’Olimpiade di Kevin Durant, LeBron James e Stephen Curry che hanno trascinato la Nazionale americana di Basket conquistando un prezioso oro contro i padroni di casa, toccando probabilmente il punto più alto delle loro carriere.
È stata l’Olimpiade dell’Italvolley femminile che è riuscita a scrivere la storia della pallavolo: da Paola Egonu a Miriam Sylla, da Sara Fahr all’allenatore Julio Velasco, sono stati protagonisti di un’impresa senza precedenti, una perfetta base per un romanzo.
Egonu e Sylla sono riuscite a zittire molti detrattori, presenti perfino nella politica italiana come Roberto Vannacci. Velasco, il cui lavoro è basato sulla mentalità, sulla squadra e sulla determinazione, ha dato anche lezioni che qualsiasi allenatore di qualsiasi sport deve tenere a mente: quella di godersi ciò che si ha e non guardare ciò che non si ha. Quelle parole sono lezioni di vita che dovremo tenere tutti quanti noi, non solo nello sport ma anche nella vita reale.
F.to: Dott. Vincenzo Mele (giornalista)