Il Sindaco di Salerno, alla presenza del presidente ACER Campania, David Lebro, dell’on. Piero de Luca, di tanti amministratori, nei giorni scorsi ha dato inizio ai lavori di riqualificazione del quartiere di Mariconda. Un impegno preso e mantenuto ! La cifra stanziata renderà questa zona più vivibile, più accogliente, più ricca di verde e meno “periferica”. L’ iniziativa, attesa da anni, naturalmente è stata salutata con favore dai residenti.
Nel corso dell’incontro ho colto l’occasione per ricordare al Sindaco un mia proposta di molti anni or sono, che in verità egli conosce bene, dal momento che è stato anche un suo progetto e che era diventata una vera “fisima” del Sindaco Giordano alla fine degli anni ’80.
In più occasioni, anche pubbliche, ho avuto modo di illustrare la proposta che oggi ritengo ancora più attuale, un progetto ben accolto dalle stesse associazioni dei costruttori. Per le quali il rilancio del comparto delle costruzioni e delle imprese edili passa appunto anche da progetti di rottamazione di vecchi e decrepiti edifici e di riqualificazione delle periferie.
Nella nostra città insistono diversi quartieri che obiettivamente hanno bisogno di interventi urgenti, e non solo di riqualificazione o di un semplice maquillage. In alcune aree di Salerno infatti sorgono edifici costruiti in fretta, in piena emergenza abitativa, dopo la guerra, o addirittura molto prima, e all’indomani di pesanti alluvioni. Sono costruzioni ormai fatiscenti e obsolete, tirate su con tecniche superate e con cemento che il tempo ha consunto. Nessuno sottovaluta i gravi rischi cui sono esposti gli edifici dei quartieri “Zevi”, “S. Margherita”, “Mariconda”, di Fratte, di quelli per es. posti a corona dello stadio “Vestuti”, costruiti tra il 1926 e il 1928. Dal momento che le abitazioni non sono eterne, soprattutto quelle che il tempo ha reso decrepite, gli edifici corrono rischi di natura sismica, idrogeologica e naturale, rischi che occorre assolutamente prevenire.
Ecco dunque la proposta: programmare la rottamazione di questi edifici degradati ed inquinanti, recuperare gli spazi esistenti, limitare di conseguenza il consumo del suolo, costruire abitazioni moderne, assicurare ai cittadini case sicure, ricorrendo a “Progetti di finanza”, favorendo l’incontro tra pubblico e privato. Di originale e di innovativo in questo non ci sarebbe proprio niente. Del resto già avviene in tante altre realtà, e da tantissimi anni! Nelle prossime settimane, dunque, i Popolari e Moderati si faranno promotori dell’iniziativa di incontrare i vertici delle associazioni dei costruttori per discuterne, confrontarsi e assicurarsi la loro disponibilità.
Naturalmente, perché un tale progetto possa concretizzarsi, serve coraggio e osare, occorrono imprenditori audaci e amministratori visionari, capaci di avere una visione strategica del futuro del territorio.
Aniello Salzano – Coordinatore Popolari e Moderati