SALERNITANA: la presunta ingenuità di Iervolino … analizzata da Aniello Salzano

 

di Aniello Salzano

SALERNO – Tanti miei amici sostengono che il Presidente Iervolino sia una persona ingenua e che in questa avventura con la Salernitana ci abbia rimesso solo vagonate di milioni e la propria immagine. Ingenua, a parer loro, perché ha riposto fiducia in tante persone che non la meritavano, perché ha creduto nelle operazioni di mercato di alcuni procuratori che gli hanno rifilato calciatori cotti e stagionati. Taluni poi rimarcano il pregiudizio di alcune frange di tifosi nei confronti del Presidente, sostenendo che egli non è assolutamente persona cattiva, ma che il suo attuale comportamento è dettato esclusivamente dal desiderio legittimo di recuperare quello che può, dal momento che solo  uno stupido o un ricco scemo, come i presidenti-mecenati di una volta, continuerebbe a rifondere risorse in un pozzo senza fondo che è il calcio.

Debbo dire che le argomentazioni dei miei amici non mi convincono per niente !

Ragioniamo. Un imprenditore della levatura di Iervolino, che vive nel mondo dell’alta finanza e degli affari, tutto o quasi tutto può permettersi tranne di essere ingenuo, non può esserlo né può apparire tale. E questo perché semplicemete non può permetterselo.

Chi frequenta ambienti nei quali tocca evitare gli squali in agguato, pronti ad addentare l’ingenuo di turno, è un uomo avvertito e navigato. Del resto la prova della sua scaltrezza Iervolino l’ha fornita proprio in occasione dell’acquisto della Salernitana, di cui è diventato proprietario con appena 10milioni di euro. E’ la dimostrazione della sua abilità e delle sue comprovate capacità nelle operazioni impossibili.

Inoltre chi prende una squadra che milita nella massima serie ha la consapevolezza di proiettarsi sulla ribalta nazionale, sul proscenio del calcio che conta, sa benissimo che quel giocattolo rappresenta la rampa di lancio per reclamizzarsi ulteriormente nel mondo degli affari.

Sa altrettanto bene che difficilmente una squadra di provincia rischia il disastro finanziario e grossi buchi nei bilanci della società. E questo grazie agli introiti televisivi, degli sponsor, del generoso apporto dei tifosi al botteghino.

Il Presidente Iervolino, appena due anni fa mitizzato, diventato alla stregua di San Matteo il Santo Patrono della città, ha deciso improvvisamente la cessione della Salernitana, perché Salerno non merita la sua presenza, il suo stile, le sue capacità manageriali, perché è complicato dialogare con i giornalisti di Salerno. Argomentazioni, anche queste come quelle dei miei amici, che non convincono.

Alla presenza di tali decisioni, più che ad una persona ingenua, ai miei amici che ancora lo considerano tale, rispondo che siamo al cospetto di una persona semplicemente inesperta che troppo presto ha immaginato di conoscere il mondo del calcio ritenendo, egli appena approdato in esso, addirittura di poterne cambiare le regole.

Il risultato ? La nostra Salernitana in frantumi, allo sbando, in mezzo ai marosi come una nave senza nocchiero ! Ora davvero siamo nelle mani di San Matteo, l’unico nostro Patrono. E smettiamola, noi per primi, di essere ingenui.

 

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