“Ricordo la campagna elettorale delle regionali del 2000. Lo conobbi in quella circostanza Gennaro Mucciolo”. Lo scrive il giornalista Gaetano Amatruda, oggi direttore de ‘Il Pezzo Impertinente’.
“Il professore Enzo Giordano – ricorda Amatruda – decise di sostenere Gennaro Mucciolo perché mi spiegava, un socialista autentico. Ed aveva ragione. Negli anni ho capito ed ho apprezzato. Gennaro è stato un interprete straordinario del socialismo riformista e perbene. Quello lontano dai pregiudizi e carico di libertà”.
“In quelle regionali – spiega – lui era candidato con Bassolino, per il centrodestra un galantuomo come Rastrelli. Il professore Giordano, che vedeva lontano, non voleva sostenere la demagogia post Tangentopoli di Bassolino e non credeva utile sostenere Rastrelli. Una persona perbene che non aveva fatto i conti con la storia della destra. Scegliemmo allora, ed era possibile farlo all’epoca, il voto disgiunto. Facemmo Mucciolo Pannella. Il leader radicale era candidato alla presidenza”.
“Fu una bella campagna. Gennaro mai in difficoltà rispetto alla nostra scelta perché aveva contezza, ed apprezzai, dello spirito ribelle e fuori dagli schemi dei socialisti. Per il lui il socialismo era un moto di libertà. Lo ha sempre vissuto così”