GIUSTIZIA: il governo non indaga i PM … sono gli elettori a bocciarli

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Domenica scorsa, 23 giugno 2024, scorrendo i giornali sono rimasto colpito da un editoriale da prima pagina firmato da Aldo Primicerio (notissimo giornalista salernitano) per il giornale online “leCronache.it” con il titolo: “Ora è il governo che indaga sui PM. La politica delle vendette”.

Un editoriale molto interessante quello di Primicerio ma soltanto a tratti condivisibile, almeno per me, perché troppo sbilanciato a sinistra, anzi soltanto a sinistra.

Non conosco l’identità politica di Aldo (mi permetto di chiamarlo per nome in forza della lunga conoscenza), quindi non vado avanti su questa strada critica che può apparire soltanto prevenuta da parte mia; conosco la mia identità politica di socialista moderato ed attento a tutte a tutte le posizioni in campo e mai sprezzante verso l’uno o l’altro schieramento.

Per questo sono rimasto sorpreso dalla veemenza di Aldo Primicerio che ha iniziato il suo editoriale scrivendo: “Non sai se devi ridere o piangere. La maggioranza di centrodestra ha ormai compiuto a metà il percorso di attacchi alla Costituzione. Il Parlamento – che di vita ne ha ormai per poco – ha approvato il premierato, che stava a cuore alla Meloni ed a Fdi per distruggere il Parlamento. E poi l’autonomia differenziata, che distruggerà quell’unità costata sofferenze e morti in passato, e sulla quale si è sempre ostinata la Lega nordista. Al Senato invece era già passata la inutile legge sulla inutile separazione delle carriere sognata da Berlusconi e da Forza Italia, dove i magistrati che se ne avvalgono si contano sulle dita di una mano. Insomma uno scambio di vendette fra i tre partiti della maggioranza. Questa è la politica, questi sono i politici oggi. Ora, se questo percorso fosse completato, la controriforma autoritaria di Meloni e soci sopprimerebbe la Costituzione nata dalla Resistenza e dai Padri Costituenti, e l’Italia avrebbe un regime simile all’Ungheria di Orban o all’Argentina di Milei”.

La cosa che, però, mi ha sinceramente più colpito è stato il titolo dell’editoriale in cui si parla, anzi si straparla, di una fantasiosa ed astratta possibilità che vedrebbe “ora è il governo che indaga sui PM …”.

Da socialista moderato, e non da comunista radicale, saluterei con entusiasmo un governo che avesse la capacità e la forza di disporre un’indagine a carico anche soltanto di uno dei tanti PM che tracimano dai loro compiti istituzionali per irrompere nel vivo della politica creando panico, distorsione e falsa ricerca della verità che, forse, non vuole nessuno.

Non è il governo Meloni (a cui Primicerio fa riferimento) ad indagare i PM; sono altri che li hanno già indagati, giudicati e bocciati.

E questi altri si chiamano semplicemente “elettori” che con il loro voto spaccano e rinviano al mittente tutto ciò che i PM (liberi e indipendenti !!!, e qui rido io) mettono in atto da sempre prima di ogni appuntamento elettorale; una volta solo contro il cdx (e questo la dovrebbe dire lunga anche per Primicerio) e ora casualmente anche contro il csx.

Per meglio riflettere è sufficiente rileggere  i dati su come gli elettori di Avellino (cdx) e di Bari (csx) hanno risposto alle devastanti indagini preliminari (ma già considerate come sentenze definitive dall’una o dall’altra fazione politica) che i PM delle rispettive Procure hanno violentemente lanciato contro quelle amministrazioni comunali con avvisi, perquisizioni e arresti; anzi ad essere più precisi quelli di sinistra di Bari con il loro70,3% di consensi a Vito Leccese hanno violentemente schiaffeggiato (non solo indagato) i PM baresi; mentre quelli di destra di Avellino sono stati, come sempre, più cauti rispetto al grave problema dando soltanto il 51,8 dei consensi a Laura Nargi hanno soltanto dato un buffettino ai PM locali.

Per concludere, ripeto e ribadisco che a mio modo di vedere sono gli elettori che indagano, bocciano e condannano i PM (fortunatamente non tutti) che cercano disperatamente di far politica per la conquista del potere per il potere. E gli elettori si sostituiscono ai vari governi che non hanno gli attributi necessari a riformare per davvero la giustizia.

Capisco che il mio pensiero può dare fastidio, ma sono un socialista moderato.

 

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