Aldo Bianchini
SALERNO – Non sono un politologo e neppure un commentatore di professione, sono soltanto un umile socialista, oltretutto moderato ed assolutamente lontano da qualsiasi estremismo sia sul piano delle ideologie che su quello del senso di appartenenza. Sono socialista e tale rimango, nonostante l’ormai conclamata fine di quel glorioso partito che non è riuscito a rientrare in Europa come era giusto che fosse, nonostante gli sforzi di Enzo Maraio che comunque è il socialista della seconda repubblica più votato. Ma su questo ci ritornerò.
A commento, ancora a caldo, del voto italiano per le Europee non posso non evidenziare che piano piano stiamo ritornando non solo verso il bipolarismo (dichiarazione della Meloni) ma anche, e disgraziatamente, verso l’accentuazione di una pericolosa radicalizzazione dei due estremismi.
La sinistra radicale sbandiera il risultato molto buono di Ilaria Salis che ha fatto lievitare di molto Verdi – Sinistra (AVS), e la destra sbandiera l’eccellente risultato del generale Roberto Vannacci che ha salvato la Lega e il suo segretario Salvini dal naufragio totale.
Confesso che sono rimasto sbigottito, e molto preoccupato, dai circa 200mila voti per la Salis e dagli oltre 500mila voti per Vannacci.
Possibile, mi sono chiesto, che ci sono ancora oltre 700mila italiani i quali nelle urne danno sfogo alla loro repressa rabbia rivoluzionaria, quella rabbia che spesso trova ricadute sulla strada con rabbiosi attacchi sconsiderati, come quello della Salis in Ungheria che in tanti indicano come un Paese a democrazia repressiva e quindi dittatoriale.
Dimenticando che alla Salis sarebbe andta molto peggio se fosse stata beccata negli Stati Uniti d’America anzichè nella malconcia e vituperata Ungheria.
E questi 700mila e più italiani estremisti appartengono tutti a quelle schiere di personaggi contestatori con i quali è difficile qualsiasi tipo di dialogo relazionale, figurarsi se costruttivo.
Sinceramente ho pura di queste tendenze reazionarie; perché contrariamente a tutti loro io ricordo molto bene cosa accadde con la reazione istituzionalizzata del dopo ’68 con la venuta alla luce delle BR – Brigate Rosse dalla parte sinistra e con la nascita dei NAR – Nuclei Armati Rivoluzionari dalla parte di destra.
Ma il ragionamento è troppo lungo ed articolato, ed è soprattutto di difficile comprensione da parte dei due schieramenti con i quali, ripeto, non è possibile alcun ragionamento pacato e costruttivo.
La gente è stanca di ragionamenti che lasciano il tempo che trovano e di pacatezza e buonismo che non risolvono i problemi quotidiani che le persone devono affrontare nella quotidianità. Sicurezza, giustizia, lavoro, doveri invece di parlare sempre di diritti, sono questi i problemi che affliggono la vita di tutti i giorni.