GAMBINO: l’altra faccia del destino

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Se l’immagine pubblica e scorrevole di Alberico Gambino, anzi dell’On. Alberico Gambino, dovesse fermarsi a quella gioiosa, fotografata prima e dopo la grande affermazione elettorale, sicuramente non renderebbe appieno lo “score” di tutti i momenti salienti che hanno contraddistinto almeno gli ultimi 13 anni, cioè dall’ 8-15 luglio 2011 fino al 9 giugno 2024, della sua vita.

Un lasso di tempo in cui è accaduto di tutto e di più; eventi che avrebbero abbattuto anche il più duro e agitato dei bisonti; eventi che, all’apparenza, non hanno minimamente scalfito l’immagine pubblica, la tenuta nervosa basata sul sentirsi innocente, trasparente, sempre – comunque e dovunque. E’ stato perseguitato, se vogliamo dirla tutta, fino all’ultimo giorno prima delle elezioni con quell’accusa incredibilmente stravagante di essere stato annoverato tra i personaggi incandidabili in forza di una legge che viene ondivagamente interpretata e mai serenamente applicata.

Ha avuto la fortuna, questo deve tenerlo sempre presente il bravo Alberico, di avere al suo fianco una donna come Rossella Campitiello che ha prima difeso (sempre un passo avanti) con le unghie e con i denti il suo uomo e il padre delle sue due splendide figlie Teresa e Maria Rosaria, e poi di averlo sostenuto (sempre un passo indietro) nelle sue meravigliose battaglie politiche tutte vinte anche se alcune di esse sconsacrate violentemente da quel vigliacco accanimento giudiziario che ha tentato di minare fin dalle fondamenta lo spirito indomito di Alberico. Una donna, Rossella, che sapendo esserci senza esserci ha tenuto sempre la barra dritta, ben conscia dell’assoluta innocenza del marito. Una donna, Rossella, da tenere ben stretta come una catena che avvolge un uomo, una donna e due figlie in una famiglia senza macchie e senza paura.

Per la cronaca Alberico Gambino, candidato al Parlamento Europeo nelle liste di Fratelli d’Italia per la circoscrizione meridionale, ha brillantemente stravinto le elezioni e si accinge ad entrare con pieno titolo nel megagalattico Palazzo Europa in Rue de la Loi di Bruxelles (Belgio), sede di una parte del parlamento europeo e in quello denominato “Louise- Weiss” in Avenue du President Robert Schuman a Strasburgo (Francia), sede dell’altra parte del parlamento. Gambino è l’unico rappresentante salernitano doc nel Parlamento Europeo.

Senza nulla togliere ad Alberico, bisogna riconoscere che ancora una volta il “suo capitano” (il vice ministro Edmondo Cirielli) ha saputo scegliere l’uomo giusto per il posto giusto ed investire su di lui tutto il potenziale elettorale e politico.

Come in una sorta di “forward” (avanti veloce) immagino l’altra faccia del destino; lo svolgimento della scena sul set prestigioso davanti al Palazzo Europa a Bruxelles: con passo lento, quasi cadenzato, la famiglia Gambino al completo con padre, madre e due figlie, stretti l’un l’altro, camminare verso l’ingresso d’onore del palazzone in cui, sicuramente, comincerà la nuova strabiliante storia personale, familiare e politica dell’on. Alberico Gambino ma anche la bella storia d’amore di una famiglia sempre unita.

Io ci sono e ci sarò sempre” ha costantemente rimarcato Gambino durante la lunga campagna elettorale; sicuramente non smentirà se stesso, è questo il pensiero che lo assale positivamente mentre varca quella soglia europea di grande spessore personale – umano – politico; del resto il popolo paganese, e non solo, ha creduto e crede ciecamente in lui.

Buon viaggio On. Alberico Gambino.

 

 

 

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