EUROPEE: la fine del “socialismo contiano” nelle braccia dell’Annunziata

 

Aldo Bianchini

===SALERNO – Ho letto la dichiarazione dell’on. Federico Conte (figlio d’arte) apparsa sul quotidiano “Il Mattino” di martedì 7 maggio 24 dal titolo: “Conte jr con i democrat: «Sosterrò Annunziata» – L’EX DEPUTATO DI LEU SI RIAVVICINA AL PD DOPO LO STRAPPO E LANCIA IL MANIFESTO «PER L’ITALIA MEDITERRANEA»”.

            Nell’articolo, tra l’altro, l’on. Conte annuncia che il suo gruppo “Cittadino Sudd” ha partorito il:  Manifesto per l’Italia Mediterranea. Un documento politico per «portare l’Italia unita in Europa e l’Europa nel Mediterraneo … Il Manifesto per l’Italia Mediterranea è una proposta politica di riscatto e di rilancio del ruolo del Mezzogiorno in Italia e in Europa. L’Italia non deve avere due politiche, una per il Nord che compete con l’Europa del Reno, a trazione franco-tedesca, e una per il Sud come un’appendice distante e sottostante. Il Mezzogiorno ha un potenziale strategico che va oltre i suoi confini, è una piattaforma economico-logistica naturale che, sviluppata, attrezzata e interconnessa, può funzionare come sistema-paese … Non si tratta più, ormai, di integrare il Sud nel resto del Paese, si tratta di ripensare l’unità nazionale nel segno di una Nuova Europa, rilanciando il progetto di un partenariato euro-mediterraneo“.

Tutto il rispetto per il documento partorito dal gruppo web (del quale anche io faccio parte) anche se il sottoscritto non ha avuto alcuna possibilità di votarlo; mi chiedo, però, cosa possa mai entrarci il documento per un’Europa diversa con la storia del Partito Socialista e quella del Partito Comunista (oggi P.D. scecherato con la D.C. e i resti fetidi di tanti altri partiti del passato); soprattutto cosa può mai entrarci la storia bellissima ed esaltante del “socialismo contiano” (che aveva dato lustro all’intera provincia arrivando fino ad entrare nel cuore del socialismo craxiano per rilanciare il famoso “progetto laico e di sinistra” con cui governare Salerno e l’intero Paese) con il PD della Schlein e dell’Annunziata.

Proprio quell’Annunziata che dalle frequenze di RAI/3, negli anni di tangentopoli, aveva raccontato peste e corna del socialismo contiano salernitano per favorire l’ascesa al potere del “suo compagno di partito” Vincenzo De Luca.

Ed ora, dopo decenni di incertezze, di scelte sbagliate, di sottomissioni al kaimano/De Luca e di apparenti distacchi, si ritorna all’ovile deluchiano mascherando la scelta come un’esigenza di dare il proprio contributo per una nuova Europa.

Continua l’assurda e inspiegabile separazione da quel PSI che l’allora ministro Conte aveva sfoderato in provincia di Salerno per battere sia il PCI che la D.C.; non è più tempo di separazione, oggi si deve parlare di divorzio definitivo dal PSI di Maraio e di fine anticipata del socialismo contiano.

Più di quarant’anni fa mi ero esaltato, come tanti, per la nascita del socialismo contiano che aveva battuto definitivamente sia il socialismo quarantiano che il comunismo radicale di Via Manzo; parimenti, oggi, sono completamente deluso di fronte ad uomini, che pur di non sedersi allo stesso tavolo e rilanciare il PSI (non l’Annunziata) verso la giusta importanza europea che merita, stanno producendo l’inarrestabile fine.

 

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