SANT’ARSENIO – E’ deceduto ieri pomeriggio il giovane di Sant’Arsenio ricoverato in gravi condizioni al Ruggi d’Aragona di Salerno,in seguito ad un incidente stradale avvenuto il quindici aprile scorso sulla S.P.39 nei pressi del cimitero di Sant’Arsenio. Niente da fare per Francesco Pecora 27 anni ,vittima di un destino beffardo, morto ieri pomeriggio all’ospedale di Salerno in seguito ai traumi riportati in quella maledetta domenica. Un ragazzo come tanti, che amava la vita, che amava il divertimento, stava ritornando a casa dopo aver trascorso una serata con gli amici, quando intorno alle tre del mattino, perde il controllo della sua fiat 500 finendo fuori strada. Un impatto fatale il suo, avvenuto proprio li, in quella curva maledetta che in passato è stata lo scenario di altri gravi incidenti stradali. Una pioggia incessante si abbatteva in quei frangenti in tutto il comprensorio, l’asfalto era viscido e scivoloso, l’oscurità faceva da cornice. Ad accorgersi di quanto era successo è stato un automobilista di passaggio, che ha allertato i soccorsi. Portato in primis al nosocomio pollese, il povero ragazzo è stato quasi subito trasferito presso il Ruggi D’Aragona di Salerno a causa delle ferite e dei traumi riportati. Nonostante il tentativo disperato dei medici di salvargli la vita, Francesco è spirato ieri pomeriggio. Una pagina di cronaca che ci trascina inevitabilmente alla indecorosa situazione in cui versano le strade del Vallo di Diano. Tutti noi,usiamo i veicoli a motore generalmente per necessità o per passione,per lavoro e quant’altro. Basta una fatalità, una svista, una colpevole disattenzione, non ha importanza,il pericolo è sempre in agguato . Ci si interroga su quale possa essere la colpa. Di tutti e nessuno. Non può esserci colpa se la persona al volante è vittima degli eventi che hanno deciso per lei. Si può solo accettare. Ma molto spesso però un colpevole c’è, le strade,la maggior parte inadeguate per scarsa o nessuna manutenzione, perché c’è sempre qualche capitolo di bilancio da soddisfare prima della viabilità, poi non resta più nulla . Paracarri assassini mai sostituiti, segnaletica abbondante in alcuni tratti e assente in altri, buche o muretti non segnalati, provocano ogni anno un numero altissimo di incidenti,spesso mortali . Una situazione che proietta il nostro Vallo di Diano ai vertici delle statistiche . Un degrado che sovente strappa all’affetto dei cari la vita di una persona . Un destino atroce, che si consolida nella disattenzione delle istituzioni, che sempre meno propendono per la sicurezza dei cittadini . Ultima in ordine di tempo, la tragedia che ha colpito la famiglia Pecora,la morte di un ragazzo Francesco di 27 anni,con i suoi sogni,il suo lavoro,la sua vita . Morire per colpa dell’asfalto bagnato che rende incontrollabile qualsivoglia veicolo . Poi si parla di sorte, per cancellare ogni responsabilità . L’ennesima vittima di una politica sbagliata, volta al denaro prima che alla vita . Un povero ragazzo che tornava a casa, ma che a casa non è mai arrivato .
direttore: Aldo Bianchini