GIACUMBI: ritorna in classe il 3 aprile 24  … grazie a Carlo Correra

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Finalmente ce l’ha fatta, è riuscito a concretizzare quello che era un suo spiccato desiderio, quello di far entrare nelle scuole il ricordo del personaggio di un magistrato salernitano, Nicola Giacumbi, barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse (colonna Fabrizio Pelli di Salerno) la sera del 16 marzo 1980 (domenica) nell’androne del palazzo dove abitava al Corso Garibaldi proprio di fronte al Tribunale in cui Giacumbi svolgeva le funzioni di “procuratore capo f.f.”.

Un personaggio, Giacumbi, quasi dimenticato o almeno sbiadito nel ricordo della gente comune, anche perché molti di quelli che organizzarono e/o parteciparono all’agguato sono ancora vivi e vegeti ed anche perché alcuni di essi erano e sono esponenti di alcune potenti famiglie salernitane.

Contro questo vergognoso stato di cose ha combattuto da anni l’avv. Carlo Correra, già magistrato e collega del compianto Giacumbi, all’epoca del gravissimo fatto di sangue in servizio presso la Pretura Circondariale di Salerno e notissimo in tutto il Paese come il “pretore d’assalto contro le frodi alimentari” con inchieste mirate che contribuirono a cambiare gli usi e i costumi alimentari in tutt’Italia a tutela della salute dei cittadini.

L’ex magistrato Correra si batte, dicevo, da anni per il doveroso ricordo da parte delle nuove generazioni dell’immagine e del sacrificio di quell’uomo che troppo presto è stato dimenticato.

Poco più di un anno fa al quotidiano Il Mattino l’avv. Correra dichiarava:

  • “… Per me, giovane pretore appena pochi mesi prima arrivato da una Torino sotto assedio terroristico già da anni, fu come ripiombare in un incubo appena vissuto … vorrei si organizzassero iniziative celebrative del sacrificio eroico del giudice Giacumbi e soprattutto che la sua figura venisse ricordata nelle scuole … non sono sufficienti le intitolazioni di una strada e dell’edificio “F” della cittadella giudiziaria … Molti di noi ben ricordano le vicende di quegli anni e quindi ricorderanno anche che il giudice Giacumbi fu solo il primo di tre magistrati che, in rapida successione, furono ammazzati in quegli stessi giorni: a Roma il giudice Minervini il giorno 18 e a Milano il giudice Galli il giorno seguente … Non mi risultano infatti – rileva – iniziative né nella sede giudiziaria salernitana, né in altre pubbliche istituzioni, né soprattutto mi risultano iniziative presso le sedi scolastiche della città … se entriamo in una classe di scuola media superiore e chiediamo agli studenti se conoscono la vicenda di Nicola Giacumbi, forse un solo studente su trenta sarebbe in grado di rispondere affermativamente …”.

Ma quale era il clima intimidatorio di quegli anni di piombo, un clima che in città si avvertiva in tutta la sua pesantezza; lo descrive molto bene l’ex ministro on. Carmelo Conte nel suo libro  “Sasso o Coltello” (edito da Boccia Editore nel marzo del 1994) a pag. 47 nel capitolo “anno 1981” denominato “Il volantino”“Una sera, a Salerno, di venerdì, intravedo …….., insieme a due giovani, intenti a leggere un manifesto socialista che indice una manifestazione con la mia partecipazione. Mi meraviglio del loro interessamento. Vado a cena e faccio tardi. Decido di rientrare ad Eboli imboccando, con la macchina, corso Vittorio Emanuele, che non è ancora isola pedonale. Un percorso che abitualmente non faccio. Il mio sguardo si ferma casualmente su uno dei manifesti con il mio nome. Vi è incollato in sovrapposizione un volantino delle Brigate Rosse. Ne controllo rapidamente altri due o tre e noto lo stesso volantino. Mi preoccupo, vado via e denunzio l’accaduto. Rifletto sulla particolarità del comportamento delle BR a Salerno. Tendono ad azioni di propaganda diretta ….. Stendono finanche uno striscione di traverso al Lungomare Marconi … Passo quasi tutta la settimana a Roma. In mezzo alla gente. Sono più tranquillo … Un giorno mi avvicina, con un normale come va?, un capitano dei Carabinieri. Si qualifica. E’ in borghese e mostra di conoscere il mio caso, nei particolari. Mi confida che tra i mandanti dell’omicidio Giacumbi potrebbero esserci anche persone insospettabili. Del progetto di assassinarlo, comunque, sono a conoscenza sin dall’inizio, non solo i componenti operativi della colonna Fabrizio Pelli, ma anche altri, dentro e fuori delle istituzioni … Cominciano a circolare notizie di corsi di addestramento in Russia …..”.

Ebbene, l’avv. Correra finalmente ce l’ha fatta e mercoledì 3 aprile 2024 (ore 10.30) il ricordo dell’eroico Nicola Giacumbi entra dal portone principale nell’istituto scolastico più prestigioso dell’intero territorio, cioè il liceo classico “Torquato Tasso” di Salerno; grazie all’apertura mentale e professionale della dirigente scolastica dott.ssa Ida Lenza e dell’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Salerno che ha concesso il suo patrocinio.

Nell’aula magna dello storico liceo sarà proprio Carlo Correra a tenere per gli studenti del Tasso una interessante e precisa “lectio magistralis” su <Il giudice Nicola Giacumbi, martire salernitano per la giustizia e la legalità>.

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