da Pietro Cusati ( Giurista-Giornalista)
La libertà di stampa in Italia vive un periodo delicato , se si pensa alla rilevante quantità di azioni giudiziarie intimidatorie contro giornalisti, ma soprattutto di imporre un vero e proprio bavaglio alla libera informazione A far crescere l’allarme degli operatori dell’informazione non sono soltanto i disegni di legge sulla diffamazione ma anche il disegno di legge Nordio sulle intercettazioni e l’emendamento al disegno di legge di delegazione europea 2022/23 che ha come primo firmatario il deputato Enrico Costa.Il disegno di legge Nordio sulla giustizia va a modificare l’articolo 268 c.p.p. in materia di esecuzione delle intercettazioni, prevedendo che nei relativi verbali non siano riportate espressioni che consentano di identificare soggetti diversi dalle parti, salvo che risultino rilevanti ai fini delle indagini. Un intervento settoriale che ha l’obiettivo di rendere più stringente il divieto di pubblicare il contenuto delle intercettazioni, senza che ci sia nessun bilanciamento dei contrastanti interessi costituzionali in gioco. La Costituzione tutela la libertà di stampa , a fronte della quale vi è una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti,la lealtà, l’indipendenza dell’informazione, la libertà di critica nel rispetto della personalità altrui, il rispetto dei fatti. La libertà di stampa è in realtà un ruolo indispensabile che sta a cuore alle istituzioni, chiamate a tutelarla, ciascuna nelle proprie competenze e nei propri ambiti e, naturalmente, nelle proprie responsabilità. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto il Dott. Gianfranco Giuliani, Presidente di CASAGIT, con una delegazione , in occasione dei Cinquanta anni della Cassa di assistenza dei giornalisti. Quando il Presidente della Repubblica promulga una legge,ha ricordato Mattarella, non fa propria la legge, non la condivide, fa semplicemente il suo dovere . Qualcuno pensa ancora allo Statuto Albertino in cui la funzione legislativa veniva affidata congiuntamente alle due Camere e al re. Quando le Camere approvavano la legge, il re prima di promulgarle doveva apporre la sua sanzione, cioè la sua condivisione nel merito, perché aveva anche attribuito il potere legislativo. Non è più così , Il Presidente della Repubblica tra i suoi compiti ha quello fondamentale di fare in modo che ciascuno rispetti la Costituzione. Casagit garantisce la tranquillità, la serenità dei giornalisti, sotto diversi profili: della sanità, della salute, del sociale che, complessivamente, è un compito indispensabile per la nostra democrazia.