Giovanni Guzzo: lavoro, silenzio e umiltà … dalla politica al Ponte Tanagro

 

Aldo Bianchini

Dr. Giovanni Guzzo - vice presidente provincia di Salerno

VALLO di DIANO – Non tiene mai la prima pagina, non inciucia con i giornalisti, non ama l’esposizione mediatica, parla pochissimo ed opera benissimo.

Questo il profilo, anch’esso scarno e senza troppi orpelli di un uomo e di un politico che si è fatto da solo ed è cresciuto da solo, prima nel Partito Socialista ed ora nel Partito Democratico; parlo del dr. Giovanni Guzzo (vice presidente della Provincia di Salerno, in quota PD) un personaggio che preferisce esserci ma senza esserci; sa scegliere dove stare e con chi stare, ma non si espone mai più di tanto e quando è costretto a schierarsi non lo fa mai contro qualcuno o qualcosa, lo fa esclusivamente per il bene della comunità che intende rappresentare.

Nelle campagne elettorali è assolutamente silenzioso, non starnazza come tanti altri e soprattutto non promette mai qualcosa che non potrà mantenere.

Chi lo conosce garantisce sulla sua genuina e limpida trasparenza; ed evidenzia dei tratti caratteriali abbastanza umili fino al punto da essere cortese ed attento a recepire le istanze dei cittadini.

E’ nato nel profondo Cilento ma vive ormai da qualche anno stabilmente nel Vallo di Diano e precisamente a Padula con moglie e figli.

Vive ed opera nella realtà “valdianese” in maniera così soft da dare l’impressione di non essere assolutamente conosciuto anche se, poi, alla resa dei conti raccoglie eccellenti consensi elettorali frutto di una politica efficace ed efficiente e senza alcun compromesso.

Non sempre mi sono trovato in linea con le sue scelte, ma ho sempre motivato il mio dissenso con la particolarità della nostra reciproca libertà di pensiero e di azione; ed ha rispettato il mio ruolo.

Il Partito Socialista di Enzo Maraio deve mordersi le mani a morsi (come ho già scritto in passato) per non averlo trattenuto nelle sue fila quando, ormai stufo delle continue sfiducie, si liberò dei vincoli socialisti ed approdò nelle file del Partito Democratico che lo ha accolto con piacere, lo ha conosciuto, lo ha rivalutato e lanciato verso ottimi e brillanti traguardi.

Da qui la recente riconferma nel ruolo di “vice presidente della Provincia” non come peones agli ordini di Alfieri, semmai come controllore e, comunque, come autonomo personaggio in grado di esprimere idee, contenuti e prospettive politiche future. Del resto è stato in assoluto il primo eletto nelle consultazioni elettorali provinciali del 20 dicembre 2023.

Una recentissima foto dei lavori in corso sul Ponte Tanagro

Lo includo, quindi, nella mia lista dei “personaggi dell’anno” per il suo non essere secondo a nessuno, una qualità specifica che Lui non soltanto non rivendica ma che neppure la fa pesare nei momenti della necessaria concertazione politica.

Ho soffermato la mia attenzione sul personaggio “GUZZO” perché sto rivalutando, senza alcun senso di appartenenza (io sono socialista da sempre), la sua opera in favore di tutto il territorio del Vallo di Diano; non ultima l’azione sempre silenziosa ma molto produttiva portata avanti anche nei momenti di forte contestazione (addirittura la nascita di un comitato ad opera del giornalista Cusati) per la ricostruzione del PONTE TANAGRO che da oltre due anni, sui confini tra Sassano e Padula, impedisce il normale deflusso del traffico veicolare arrecando serissimi danni all’economia di tutta la zona circostante.

La foto pubblicata è la dimostrazione dell’importante e necessario lavoro che l’Ente Provincia ha appaltato da qualche mese, anche grazie, se non soprattutto, al silenzioso lavoro di Guzzo.

Per chiudere gli rivolgo un appello; prenda in mano la situazione complessiva del Vallo di Diano e induca i due consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Corrado Matera a più miti consigli tra loro per il bene della comunità valdianese.

 

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