Salernitana indecorosa a San Siro, l’Inter passeggia INTER-SALERNITANA 4-0

 

Di Luciano Di Gianni

 

Male la prima di Liverani sulla panchina granata. E sia ben chiaro, poco c’entra lo score, comunque già di per sé mortificante. La sensazione lampante, sin dai primissimi minuti, è quella di un match senza storia, mai iniziato per la Salernitana, presa a pallonate sin dalle prime battute. Così il match di Milano per l’Inter assume i contorni di un allenamento in vista della Champions. Dopo 18 minuti i nerazzurri sono già sopra di due, grazie alle reti di Thuram e Lautaro, con diverse occasioni divorate in precedenza. Una sorta di esecuzione, una lenta agonia alla quale hanno dovuto assistere i quasi

 

duemila salernitani giunti a San Siro venerdì sera. Sul finale di prima frazione Dumfries firma il terzo gol nerazzurro, e allo scoccare del 90′, Arnautovic chiude le danze. Sarebbe bastato poco per non continuare a gettare benzina sul fuoco, vista l’enorme differenza tecnica, eppure i calciatori e l’allenatore ci hanno messo del loro per inasprire maggiormente gli animi della tifoseria, delusa dall’atteggiamento più che dal risultato. Il neo tecnico si presenta a San Siro confermando la tanto contestata difesa a tre, e una volta perso Boateng per infortunio, si inventa Maggiore difensore centrale. Una scelta cervellotica, che neanche l’emergenza riesce a giustificare. Spocchiosi, privi di mordente quasi tutti gli elementi. Irritante Dia, che al momento del cambio rifiuta il saluto al tecnico. Nonostante il raccapricciante andamento della squadra

 

granata, che sembra aver già tirato i remi in barca, guardando i numeri, seppur impietosi, e i prossimi scontri diretti, la Salernitana avrebbe ancora il tempo di recuperare terreno e provare a salvarsi, ma bisogna purtroppo fare i conti con la realtà, che condanna ad oggi la squadra granata prim’ancora della matematica; una squadra morta, che a febbraio ha già staccato le spina, e sembra già, con entrambi i piedi, nella fossa.

 

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