Scuola “divisa” sul grembiule.

da Antonio Cortese
In Francia stanno riuscendo a reintrodurre l’obbligo delle tenute scolastiche per evitare le molteplici confusioni verificatesi specie negli ultimi anni tra i banchi degli scolari.
Si tratta di un provvedimento di “abbigliamento comune” nelle scuole, nei collegi e nelle scuole superiori pubbliche e di volontariato. -“ Questo approccio mira innanzitutto a rafforzare la coesione tra gli studenti e migliorare il clima scolastico”- spiegano da Rue De Grenelle, dove ha sede anche l’ Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
In Italia il termine grembiule assieme all’uso nel tempo, si é prestato maggiormente alla sfera semantica dei lavori più umili o delle cucine nel migliore dei casi. Definirlo oggi “uniforme”, o “divisa” o “casacca” invece, rimanda ad ambiti più severi dai quali i sessantottini sono fuggiti combattendo in manifestazioni modernizzanti tra una moda e l’altra, di generazioni che invece sembrerebbero risultare meno educate o rispettose.
Chiamarlo “completino” farebbe al caso  di una scuola più elitaria, ma sta di fatto che tutti siamo cresciuti con icone televisive statunitensi nelle quali ogni ragazzo portasse un giubbino, un cappellino o una semplice t-shirt con il logo d’istituto.
Gli italiani tra un panettone ed una colomba pubblicizzata in tivù hanno assistito a generazioni di americani, inglesi ed altri dotati di armadietto personale per libri tute e scarpette, in scuole che non avevano solamente i tempi prolungati ma una identificazione che da noi manca da quando fu dimesso il grembiulino.
Pensare poi alle meritocratiche coccarde e coccardine, sarebbe pindarico e antiquato, ma molti problemi della pedagogia nazionale verrebbero risolte senza far bisticciare ancora i genitori con il corpo docente e probabilmente con una uniforme comune, anche il telefonino potrebbe essere consentito e più intelligentemente riposto al momento nei pratici tasconi di cotone.

Anche ai fini di un ipotetico ridimensionamento professionale in meglio, si potrebbero fornire i bidelli o collaboratori di apposite lavatrici o aule apposite allo scopo di attribuire maggiore igiene e funzionalità alle sedi scolastiche per il ricambio di casacche o semplici indumenti che siano scientifici, sportivi o di laboratorio.

 

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