Bio leva strategica verso la transizione green: mercato da 9 miliardi euro e 21% di vigneto biologico in Italia. Al Vinitaly la consegna del Premio Packaging
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Barbara Landi
SALERNO – Un’atmosfera avvolgente, che conquista ed incanta. Si chiude con un trionfo incredibile il Salone dei vini di Guida Bio 2024, l’unico format nel panorama nazionale ad occuparsi solo ed esclusivamente di vini derivanti da agricoltura biologica certificata o in conversione.
Un itinerario attraverso le migliori produzioni vitivinicole d’Italia, in un percorso che si snoda dal Nord al Sud del Paese. Centinaia di produttori, provenienti da 20 regioni italiane, presenti alla Sala Pasolini per il conferimento della prestigiosa Foglia d’Oro, il massimo riconoscimento di Guida Bio Selezione Vini 2024 a cura di Antonio Stanzione (Ed. Rubbettino).
Ad inaugurare il Salone dei Vini alla Stazione Marittima la presenza straordinaria del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e dell’Onorevole Paola De Micheli.
A stupire la platea la performance estemporanea e fuori programma del Tenore Amadi Lagha, per invitare tutti alla Prima al Teatro Verdi di Salerno prevista per l’Immacolata.
A portare la loro esperienza, come relatori durante il dibattito pubblico, anche l’editore Florindo Rubbettino; il sindaco di Cetara Fortunato Della Monica; il Direttore generale Suolo e Salute Alessandro D’Elia; la Presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini; l’enologo Vincenzo Mercurio.
Novità 2024 anche i Premi Speciali, che si sono aggiunti alla Foglia d’Oro assegnata a circa 300 vini (premiati tra i 2.500 degustati solo ed esclusivamente alla cieca).
LO SCENARIO DEL BIOLOGICO E LA FILOSOFIA GREEN
Il Biologico diventa, così, leva strategica del futuro verso la transizione green, come emerge dal confronto tra gli esperti del settore.
Il 21% del vigneto italiano è biologico, per un mercato nazionale che sfiora i 9 miliardi di euro annui. Sostenibilità, quindi, come svolta in ottica green, di cui è indispensabile promuovere una sempre maggiore consapevolezza.
Un racconto di storie e di sfide coraggiose di agricoltura eroica, ma anche un percorso di autenticità, tra territori eterogenei e Patrimoni Unesco che si incontrano a Salerno per l’evento di Guida Bio: dai vini prodotti lungo i terrazzamenti della Costiera Amalfitana, alle colline del Chianti, alle ‘rive’ del Valdobbiadone, ai profumi di Pantelleria, agli Appennini, fino alle scogliere rocciose e alle valli illuminate dal sole, che rivivono nelle caratteristiche organolettiche e nelle tipologie di ogni vino, tali da renderlo assolutamente unico.
TAGLIO DEL NASTRO
Ogni bottiglia diventa interprete della filosofia di produzione bio. Scelte etiche, coraggiose, lungimiranti, nel rispetto dell’ambiente e del consumatore.
Dopo la presentazione di Guida Bio Selezione Vini 2024, di pomeriggio tutti i migliori vini biologici d’Italia dominano sui banchi di assaggio al Salone “Una Mare di Foglie” alla Stazione Marittima di Salerno “Zaha Hadid”.
A sorpresa, a tagliare il nastro, il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, accompagnato poi in tour attraverso il Salone di degustazione da Antonio Stanzione, dall’Onorevole Paola De Micheli e dal Sindaco di Cetara Fortunato Della Monica. Il Presidente De Luca, durante il percorso di degustazione, si è soffermato con i vari produttori presenti, molti dei quali hanno espresso il loro consenso per le politiche innovative sviluppate dalla Campania in ottica di sostenibilità del comparto vitivinicolo, con produzioni d’eccellenza ed ampi margini di export.
«Una visita inaspettata, che ci inorgoglisce molto e ci spinge a migliorare sempre di più – esordisce Antonio Stanzione – Ringrazio di profondo cuore il Presidente De Luca, intervenuto qui con noi ad accogliere tutti i nostri ospiti. Una grande opportunità non solo per Salerno, ma per l’intera Campania».
E aggiunge il Direttore Stanzione: «Guida Bio è la massima espressione dell’agricoltura del vino biologico in Italia. Il vino è convivialità, è stare insieme, è scambiarsi opinioni, è confronto tra produttori e consumatori, i due elementi più importanti della filiera. Guida Bio intende promuovere il biologico: è uno strumento di ricerca, di approfondimento, ma soprattutto di divulgazione delle aziende che lavorano seguendo una filosofia green in Italia. L’agricoltura biologica è una sfida difficile e avvincente, ma è anche un percorso di responsabilità nella produzione dei beni e nella salvaguardia delle opportunità delle generazioni future, di sostenibilità ambientale e dei processi di lavorazione. Oggi sempre più produttori sono coinvolti in questo mondo, spinti da motivazioni di carattere ambientale, sociale e di tutela del consumatore».
Guida Bio è l’atlante del vino biologico d’Italia, da Nord a Sud, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, attraverso tutte le regioni d’Italia, con aperture anche internazionali. Una preziosa mappatura per tutti gli appassionati e i “winelover” alla ricerca di prodotti di qualità, garantiti e certificati.
Sono tante le sfide dell’agricoltura biologica emerse durante il dibattito: il mantenimento della fertilità dei terreni, il climate change, il mercato, l’export, le prospettive di crescita.
È sulla necessità di rendere permanenti gli investimenti previsti dal Pnrr per l’agricoltura e la transizione ecologica che interviene l’Onorevole Paola De Micheli: «Le parole chiave di questa giornata sono identità, sostenibilità, marketing. La Guida e la grande capacità di innovazione dei produttori determinano la desiderabilità del biologico prima ancora di averlo assaggiato: l’assaggio è solo una conferma. In questa fase di transizione, attraverso la filiera del biologico sosteniamo le persone e proteggiamo il pianeta. L’Europa ha un ruolo fondamentale in termini di investimenti sull’innovazione e sulla cultura della sostenibilità. Il Pnrr prevede risorse, ma è indispensabile la continuità di finanziamenti per far crescere la produzione e la consapevolezza dei consumatori e, di conseguenza, i volumi di mercato. In tutto il mondo agricolo, non solo vitivinicolo, c’è fame di innovazione: la scienza ci aiuta, ma dobbiamo renderla fruibile».
L’APPELLO DEI PRODUTTORI ALLE ISTITUZIONI
Infine ci sono loro, i vignaioli, narratori di emozioni: «Siamo cacciatori di aquiloni, siamo gente tosta. Il climate change non ci abbatte, non ci arrendiamo. Dateci una mano, ce la stiamo mettendo tutta», è il loro invito alle istituzioni.
Più di 500 vini in degustazione per un grande convivium, tanta creatività e innovazione, ma soprattutto tanto design. Proprio a quest’ultimo aspetto è dedicato il Premio Packaging, per l’etichetta più esclusiva e attrattiva, che sarà svelato e consegnato a Verona in occasione del prossimo Vinitaly. Al vincitore l’opera d’arte “Erutto” realizzata dall’artista salernitano Sasà Sorrentino, per celebrare tutto ciò che non è solo buono ma anche bello e sostenibile: in ceramica smaltata, la scultura racchiude in sé l’essenza del calice e la forza magmatica e imponente del Vesuvio.