Fisioterapisti salernitani per la prima volta a congresso. Il prossimo 2 dicembre a Capaccio Paestum si parla di riabilitazione del terzo millennio.

 

da Alessia Bielli (giornalista)

L’appuntamento è a Capaccio Next  (ex tabacchificio ) in via Cafasso a partire dalle ore 9 00 del 2 dicembre. Tre le sessioni di lavoro in cui è stato suddiviso il convegno. Le prime due mattutine si occuperanno di “ tecnologie innovative in fisioterapia neurologica e cardiovascolare” , la terza sessione pomeridiana affronterà il tema di un approccio transdisciplinare per la fisioterapia.

Il convegno è la prima uscita ufficiale dell’ordine dei fisioterapisti salernitani ed oltre ad avere l’obiettivo di rappresentare le esperienze virtuose di innovazioni tecnologiche in fisioterapia, vuole anche aprire un dibattito su temi tanto attuali quanto controversi grazie alla presenza di illustri ospiti che sicuramente approfondiranno tematiche fondamentali per chi opera nel settore. La tecnologia ha invaso tutti i campi della medicina soprattutto nel post covid compreso il settore della riabilitazione. Niente potrà sostituire le mani del fisioterapista ma quest’ultimo non puo’ essere refrattario ad essa. Telemedicina , teleriabilitazione sono il futuro anche per i fisioterapisti che devono pero’ essere aiutati nell’introduzione di queste novità da idonee figure professionali competenti in questo campo per costruire nuove procedure A sottolineare l’importanza dell’evento il presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno, la dottoressa Mariaconsiglia Calabrese: ” noi vogliamo rappresentarci a tutti i nostri iscritti e far capire loro che siamo punto di riferimento culturale e politico. Culturale perché noi dobbiamo intercettare il bisogno di formazione dei nostri iscritti e dobbiamo proporre insieme con tutte le istituzioni del nostro territorio modelli organizzativi che siano vicini alle nuove esigenze assistenziali. Politico perché una buona politica ordinistica nasce da una buona scienza e questo è il momento per incontrare tutti i nostri colleghi che lavorano in realtà diverse e confrontarci su di esse. “

 

 

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