Animali in fuga: storie di animali scappati dai circhi in Italia

dr. Vincenzo Mele (giornalista)

Il leone di Ladispoli

Durante la sera di Sabato 11 Novembre, a Ladispoli, piccolo comune romano sito sul mare, un leone era scappato dal circo che avrebbe dovuto esibirsi in serata. I Carabinieri e la Forestale hanno ricercato l’animale dalle 16.00 fino in serata quando l’animale è stato narcotizzato da un cecchino e fatto riportare dalle forze dell’ordine alla compagnia circense.
Non si sono placate, nonostante le dichiarazioni del sindaco leghista Alessandro Grando, le polemiche delle associazioni animaliste che chiedono a gran voce la chiusura dei circhi con gli animali, in quanto responsabili di torture nei confronti degli animali.
Non è la prima volta che gli animali fuggono dai circhi e a girare spaesati nelle nostre città:

– nel Dicembre 2013, all’altezza del Grande Raccordo Anulare di Roma, il traffico si paralizza a causa della presenza di un’elefantessa che era fuggita dal Circo Moira Orfei, che ha provocato gran fastidio tra gli automobilisti oltre che gioia e curiosità tra i bambini. Le forze dell’ordine fermarono l’animale e gli addetti del circo hanno riportato il pachiderma nel loro tendone. Un mese prima, sempre a Roma, un elefante era stato fermato dalla Forestale che si era diretto verso un mercato rionale e la Forestale è intervenuta per fermare l’animale. La Lav ha chiesto più volte al Comune e al Prefetto di Roma di fermare i circhi con gli animali, appello purtroppo caduto nel vuoto.
– a Settembre 2014, un marabù (un esemplare africano di uccello appartenente alla famiglia delle Ciconidae), era fuggito dal Bioparco di Roma. Pare che era già successo in passato che un altro esemplare si fosse allontanato ma era stato ritrovato velocemente dalla Forestale e dagli addetti a Villa Borghese.
– nel Giugno 2018, a Cesano di Roma, una tigre, scappata dal circo, si aggirò presso le strade del piccolo comune romano. La fuga del nobile animale durò 30 minuti: fu rintracciato dalle guardie zoofile e dagli operatori del circo, narcotizzato e riportato al tendone.

– a Luglio 2020 un toro era scappato da un circo che si trovava di passaggio in quella località per effettuare dei rifornimenti di cibo per gli animali e aveva semianto il panico a San Filippo di Pellaro, quartiere di Reggio Calabria. Dopo tanti tentativi di fermare e sedare la bestia non andati a buon fine, il toro era stato abbattuto da un veterinario dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Reggio Calabria, con il consenso del circo.
– a Gennaio 2023 due lama erano scappati dal Rony Roller Circus e correvano impazziti nel quartiere romano di Primavalle. Sette anni prima, sempre a Primavalle e probabilmente appartenente allo stesso circo, era stato avvistato un cammello.

I cervi di Villetta Barrea

Solo un paio di volte sono stati registrati avvistamenti di animali non provenienti dai circhi: nell’Aprile 2020, durante il primo lockdown a causa della pandemia di Coronavirus, tre cervi si aggirarono nel paesino vuoto di Villetta Barrea, in Abruzzo. Gli animali, provenienti dal vicino Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si erano mossi spontaneamente e, a causa delle restrizioni dovute all’allora emergenza sanitaria, si erano avventurati fino al centro cittadino del piccolo comune de L’Aquila restando sorprendentemente un po’ disorientati.
Invece ad Agosto 2023 un elefante e una giraffa erano fuggiti dagli studios di Cinecittà correndo sulla Tuscolana. A rincorrere i due animali c’erano il personale degli studios e, presumibilmente, stando alle tuniche che indossavano, alcuni attori. La scena tragicomica era stata ripresa da qualcuno che era all’interno della cittadella del cinema e che successivamente aveva inviato il filmato alla pagina Facebook “Welcome to favelas”.
Mentre in realtà come Roma si vedono quotidianamente in giro topi e cinghiali e a Salerno, precisamente nei rioni collinari e poco distante dal Castello di Arechi, cavalli e bovini, gli avvistamenti di animali come il leone, la tigre o addirittura il lama, sono rari quanto unici.
Ciò che è certo è che i circhi con gli animali oramai dovrebbero appartenere al passato: numerosi sono i servizi televisivi e reportage di programmi come “Le Iene” e “Report” che hanno dimostrato come quegli animali vengano torturati attraverso l’elettroshock, lasciando loro traumi psicologici. Nonostante le riforme e le leggi dei vari esecutivi sullo stop delle esibizioni dei circhi con animali, quei circhi vengono tuttavia sostenuti soprattutto con i fondi pubblici.
Una valida alternativa al circo con gli animali è il circo con animali riprodotti attraverso gli ologrammi; un esempio lampante è del Circus Roncalli che dal 2019 utilizza riproduzioni tridimensionali dei classici animali come gli elefanti, i dromedari e di altri animali in collaborazione con i proiettori laser di Optoma, azienda attiva nel settore dell’ottica. In Italia, nel 2021, la Circus Atmosphere ha usufruito di tale tecnologia durante uno spettacolo a Bari.

 

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