da Angelo Giubileo
(avvocato – scrittore)
Nel corso di questo fine settimana, la via della pacificazione sociale in Italia (e in Europa) passa da Paestum. Ci sono voluti più di settant’anni per far sì che cessasse definitivamente la conventio ad excludendum nei confronti dei rappresentanti prima degli ex-Pci e poi degli ex-Msi, e cioè consentire che, democraticamente, i rappresentanti di entrambi gli schieramenti potessero accedere a ruoli di governo della Nazione. E allora si potrebbe dire che pace è fatta, salvo che, come spesso accade, tanti sono ancora coloro che soffiano sulle ceneri dell’attualità per alimentare nuove divisioni e scontri politici e sociali.
E così, oggi a Paestum – luogo comune (topos) della nostra storia epocale – vanno in scena due eventi: l’uno organizzato da Forza Italia – si potrebbe dire nomen omen (!) – e l’altro da FareAmbiente, sedicente movimento ecologista europeo. Codesto secondo evento si contrappone senz’altro al primo. Ma la differenza relativa all’importanza e alla portata degli eventi è del tutto significativa.
All’evento di FareAmbiente, introdotto dal saluto delle Autorità locali, partecipano quali rappresentanti del governo un attuale viceministro e un attuale sottosegretario leghista oltre a tre parlamentari dello stesso partito. E quindi un evento dalla forte caratterizzazione politica. Al contrario, l’evento di Forza Italia prevede, da venerdì a domenica all’hotel Ariston, la partecipazione di significativi protagonisti dell’economia e della politica, sia nazionali che internazionali, oltre che importanti media nazionali ed esteri. I nomi, arcinoti, sono davvero tanti e su tutti quello di Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo.
Sia in Italia che in Europa, è da moltissimi anni ormai che l’azione del partito di Salvini mostra di rompere un’identità nazionale e quindi un equilibrio politico, che dicevamo riconquistato ma pur sempre difficile da mantenere. In questo caso, come bene ha sintetizzato ieri la premier Giorgia Meloni: “gli elettori non amano divisioni”. Un invito, esplicito, che vale per tutti coloro che in ambito nazionale alimentano divisioni in cambio di interessi personali e di parte. Ed è questo il significato prioritario che lega i due eventi di oggi a Paestum.
Partecipare all’uno o all’altro evento testimonia e manifesta la diversa volontà di chi intende da un lato unire o dall’altro lato dividere i cittadini di un’intera comunità, nazionale ed europea. E tu, da che parte stai?